Archivio di giugno, 2008
Scritto da ztaramonte
Da quando ero bambino, ascoltavo con attenzione e anche paura, i racconti che i nonni e le zie più anziane ci facevano, quando passando uno dei tanti fine settimana a Chiaramonti, alla luce del focolare (perchè l’energia elettrica ai primi venti o pioggie andava via), si sostituiva la televisione con l’antica usanza dei “Contos de foghile”. Ora non ricordo cosa mi veniva raccontato, ma trovo piacere nella lettura di libri come questo, di una scrittrice sarda, premiata con il nobel per la letteratura nel 1926.
Passerà per questo sito tutto il contenuto di questo bellissimo libro, che spazia per tutta la Sardegna dal nord al sud con la speranza di non annoiarvi. Inizieremo con una breve biografia di questa illustrissima scrittrice e dopo una piccola premessa passeremo alla prima leggenda. Buona lettura.
“Leggende sarde” di Grazia Deledda, a cura di Dolores Turchi, Roma, Newton Compton Editori, 1999, collana Italia Tascabile, 8
Grazia Deledda(1871-1936)
Nacque a Nuoro, penultima di sei figli, in una famiglia benestante di piccoli proprietari. Il padre, Giovanni Antonio, era un piccolo imprenditore e agiato possidente, fu poeta improvvisatore, e sindaco di Nuoro nel 1892; la madre, Francesca Cambosu, era una donna religiosissima, allevò i figli con estremo rigore morale. Dopo aver frequentato le scuole elementari venne seguita, privatamente, da un professore ospite di una sua parente; i costumi del tempo non consentivano alle ragazze una istruzione completa oltre quella primaria e in generale degli studi regolari. Successivamente approfondì, da autodidatta, gli studi letterari. Importante per la formazione letteraria di Grazia Deledda, nei primi anni della sua carriera da scrittrice, fu l’amicizia con lo scrittore sassarese Enrico Costa, cioè colui che per primo ne comprese il talento.
Esordì come scrittrice con alcuni racconti pubblicati sulla rivista “L’ultima moda” quando affiancava ancora alla sua opera narrativa quella poetica.
Nell’azzurro, pubblicato da Trevisani nel 1890 può considerarsi la sua opera d’esordio.
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Scritto da ztaramonte
Siamo agli albori della vita sulla terra. Il SIGNORE dopo aver creato tutte le altre parti del mondo, si accinse a creare la SARDEGNA. Ma quando guardò nella sua sporta celeste, si rese conto che era rimasto ben poco per plasmare un’isola. Tutte le cose più belle erano state poste altrove, ed ormai non rimaneva che un cumulo di sassi a disposizione del SIGNORE. – Cosa posso fare con quest’arida materia?- si chiese il DIVINO, dubbioso. Ma subito decise. Così, una volta riunite le pietre, le sparse nel mare e, quando vide riemergere le ultime, le schiacciò col suo piede, calzato di un sandalo infuocato. Si intravide così tra le acque la prima forma di ICHNUSA, modellata in eterno dall’impronta divina. Ma l’opera di DIO non si fermò qui: c’era bisogno di qualcosa perché potesse nascere la vita da quelle pietre inermi. E sapete cosa fece il SIGNORE? Si rivolse alle altre terre già ricolme di ogni meraviglia, e, tolto qua e là da esse quanto mancava a ICHNUSA, lo sparse su quell’isola rocciosa. ICHNUSA, così, si ammantò di una natura fantastica, talmente varia ed estrosa, da non assomigliare a nessun’altra terra e, nello stesso tempo da assomigliare a ciascuna di esse!
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Scritto da ztaramonte
Proprio così, cari lettori, con l’arrivo finalmente delle belle giornate, domani si compirà il solstizio d’estate 2008.
Così anche io, ho deciso di levare il capotto al sito e infilare una magliettina colorata per godere del periodo estivo. Non spaventavi quindi, siete sempre in ztaramonte.it ma vestito diversamente.
Auguro a tutti un magnifico periodo estivo, con tanto sole e riposo.
Carlo Moretti
p.s. aggiungo, essendomi accorto di qualche anomalia sulla visualizzazione delle pagine, di essere cortesi nel segnalarmi tutte le anomalie che potrete incontrare. Grazie.
Scritto da ztaramonte
Leggete il comunicato e fate la vostra coscienziosa scelta, i volontari hanno la piena voce in capitolo. Cliccando nel comunicato accederete a quello originale.
Io di fronte a queste cose perdo la parola ……
Sito Web :
Causale: “Emergenza fame Wollaita”
BONIFICO BANCARIO:
Beneficiario: Centro Aiuti per l’Etiopia – ONLUS
Via 42 Martiri, 189 – 28924 Verbania Fondotoce (VB)
Banca: Banca Intesa S.p.A., filiale di Mergozzo (VB) -
Conto Corrente N°: 1664172 – ABI 03069 – CAB 45510 – CIN E
IBAN IT48 E030 6945 5100 0000 1664172 BIC BCITIT33910
VAGLIA POSTALE
Intestato al Centro Aiuti per l’Etiopia – ONLUS C/C Postale N° 11730280
A versamento avvenuto vi chiediamo cortesemente di anticiparci la ricevuta via fax al nr. 0323.583062 o via e-mail a info@centroaiutietiopia.it .
Grazie da noi tutti!
Scritto da ztaramonte
Pochi altri luoghi come la nostra isola, possono vantare un antico patrimonio culturale di miti, fiabe e leggende. Le leggende al pari di miti e/o fiabe, sono un tipo di racconto molto antico, tramandato secondo la tradizione orale, miscelando la narrazione tra il reale e il meraviglioso.
Le leggende, non sono mai racconti di sola e pura fantasia, ma contengono sempre una parte di verità che i nostri avi, nel tentativo di scoprire e spiegare sempre la causa dei fatti, hanno “fiorito” con l’immaginazione .
Nell’antichità, gli uomini che non conoscevano ancora i metodi scientifici, cercavano di spiegarsi il fenomeno della luce del sole e il buio della notte in modo fantasioso, immaginando che qualcuno in cielo spostasse il “carro del sole”. Altri invece immaginavano che la luna e il sole fossero dei fratelli litigiosi e che non volessero mai incontrarsi.
Anche le paure degli uomini, hanno scritto alcune leggende, attribuendo a rumori notturni, ululati di un lupo o fruscii del vento, presenze extraterrene o esseri mostruosi, a volte anche intra-visti con la penombra delle timorie.
Prima di lasciarvi alla lettura della leggenda, così come il titolo promette, vorrei segnalarvi queste belle citazioni a proposito di leggende:
- «Niente è più bello che il vero; d’accordo, come chiunque io lo chiedo alla Storia. Soltanto e sottovoce, io mi dico: credo anche nella semplice leggenda»
(Hippolyte Violeau, scrittore)
- «La leggenda non è poi così lontana dalla verità; è la storia non ancora messa a punto»
(Abate Jacob Cristillin, scrittore e storico, in Leggende della valle del Lys)
Carlo Moretti
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Scritto da ztaramonte
1. “Dunque dottore, non e’ forse vero che quando una persona muore mentre dorme, non se ne rende conto fino al mattino?”
2. “Era presente quando le scattarono questa sua fotografia?”
3. “Il figlio piu’ giovane, quello di vent’anni, quanti anni ha?”
4. “Era da solo o era solamente lei?”(1) (1) ndt “Were you alone or by yourself?” quasi intraducibile in italiano.
5. “Fu lei o suo fratello a morire in guerra?”
6. “Vi ha ucciso?”
7. “Quanto erano distanti i veicoli al momento della collisione?”
8. “Lei era li’ finche non se ne e’ andato, giusto?”
9. “Quante volte si e’ suicidato?”
10. A: “Cosi’, la data di concepimento (del bambino) fu l’8 di Agosto?”
T: “Si’”
A: “E che cosa stava facendo in quel momento?”
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Scritto da ztaramonte
Nel quotidiano sardo stamane è comparso un titolo di conferma, scritto da Letizia Villa, a riguardo del piccolo musical annunciato nel nostro articolo precedente:
“Il mago di Oz” rivive a Chiaramonti con la scuola primaria.
L’articolo ha evidenziato il luogo della rappresentazione, la parrocchiale, come luogo di culto ma anche, grazie alla concessione del parroco Don Virgilio, come luogo capace di trasformarsi all’occorrenza in palcoscenico, per dar modo agli scolari di presentare il frutto del loro lavoro.
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Devo dire che sono stati veramente tutti bravi, attori, comparse, protagonisti e non da meno i musicisti e il coro, che in gran numero hanno animato lo spettacolo con le musiche scritte dal M° Salvatore Moraccini. Gli sfondi proiettati hanno disegnato la scena, con fotografie del castello dei Doria, prati con papaveri e campi di grano maturo.
Quanto pubblicato nel nostro blog comunque, non è passato inosservato al mondo degli internauti, che hanno apprezzato di buon grado il lavoro dei bambini e la storia di un mago che negli anni ’80 è passato per le televisioni sotto forma di cartone animato.
Non è sfuggito neanche ad una nostra nuova amica, Monica Guido, nata a Novi Ligure, che vive a Basaluzzo in provincia di Alessandria e lavora come insegnante, ci ha scritto per proporci di conoscere il secondo libro del mondo di Oz da lei tradotto nella lingua italiana. Come lei stessa mi ha indicato, forse tutti non sanno che L. Frank Baum ha scritto 14 libri sul mondo di Oz e che la sua traduzione racconta proprio il seguito delle avventure dei nostri amici in questo mondo fantastico.
Chi fosse interessato all’acquisto del libro, può farlo cliccando a questo link:
http://www.lulu.com/content/2005526.
Il libro può anche essere acquistato ordinandolo presso qualunque libreria.
Chi invece volesse conoscere in modo più approfondito le opere della nostra amica Monica può visitare il suo blog a questo indirizzo :
http://monicaguido1978.blogspot.com/
Chiudo l’articolo ringraziando a nome del M° Moraccini quanti hanno contribuito al lieto esito della manifestazione, ed in particolare gli esercizi pubblici, “Il Bar paninoteca Zelig” e “Il Bar Pizzeria
Il Castello“, che hanno contribuito con la Pro Loco chiaramontese a offrire con bibite e pizzette parte del rinfresco.
Ringrazio tutti per l’attenzione e vi saluto.
Carlo Moretti