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Recensione sul quotidiano La Nuova Sardegna, “Il mago di Oz” dei Piccoli.

Scritto da ztaramonte

Nel quotidiano sardo stamane è comparso un titolo di conferma, scritto da Letizia Villa, a riguardo del piccolo musical annunciato nel nostro articolo precedente: “Il mago di Oz” rivive a Chiaramonti con la scuola primaria.
L’articolo ha evidenziato il luogo della rappresentazione, la parrocchiale, come luogo di culto ma anche, grazie alla concessione del parroco Don Virgilio, come luogo capace di trasformarsi all’occorrenza in palcoscenico, per dar modo agli scolari di presentare il frutto del loro lavoro.

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Devo dire che sono stati veramente tutti bravi, attori, comparse, protagonisti e non da meno i musicisti e il coro, che in gran numero hanno animato lo spettacolo con le musiche scritte dal M° Salvatore Moraccini. Gli sfondi proiettati hanno disegnato la scena, con fotografie del castello dei Doria, prati con papaveri e campi di grano maturo.
Quanto pubblicato nel nostro blog comunque, non è passato inosservato al mondo degli internauti, che hanno apprezzato di buon grado il lavoro dei bambini e la storia di un mago che negli anni ’80 è passato per le televisioni sotto forma di cartone animato.
Non è sfuggito neanche ad una nostra nuova amica, Monica Guido, nata a Novi Ligure, che vive a Basaluzzo in provincia di Alessandria e lavora come insegnante, ci ha scritto per proporci di conoscere il secondo libro del mondo di Oz da lei tradotto nella lingua italiana. Come lei stessa mi ha indicato, forse tutti non sanno che L. Frank Baum ha scritto 14 libri sul mondo di Oz e che la sua traduzione racconta proprio il seguito delle avventure dei nostri amici in questo mondo fantastico.
Chi fosse interessato all’acquisto del libro, può farlo cliccando a questo link: http://www.lulu.com/content/2005526.
Il libro può anche essere acquistato ordinandolo presso qualunque libreria.
Chi invece volesse conoscere in modo più approfondito le opere della nostra amica Monica può visitare il suo blog a questo indirizzo : http://monicaguido1978.blogspot.com/
Chiudo l’articolo ringraziando a nome del M° Moraccini quanti hanno contribuito al lieto esito della manifestazione, ed in particolare gli esercizi pubblici, “Il Bar paninoteca Zelig” e “Il Bar Pizzeria Il Castello“, che hanno contribuito con la Pro Loco chiaramontese a offrire con bibite e pizzette parte del rinfresco.
Ringrazio tutti per l’attenzione e vi saluto.
Carlo Moretti
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  1. Angelino Tedde dice,

    Carissimo Carlo,
    ho visto il filmino e letto il tuo articolo su questo sito. E’ consolante vedere quanto si fa per le nuove generazioni affinché crescano sane e gioiose. L’uso dell’aula della chiesa di San Matteo è altresì un esempio di come i locali di culto possano essere messi a disposizione della crescita dell’infanzia. A questo proposito voglio ricordare una lettera del venerabile Padre Giovanni Battista Manzella, scritta negli anni Venti del Novecento, al parroco di Bitti che non sapeva dove organizzare l’asilo infantile, il Padre suggeriva di usare l’aula della chiesa parrocchiale. In effetti parecchi parroci vi ricorsero finché dei benefattori non cedettero fabbricati o aree per costruire l’istituzione benefica per la formazione fisica, morale e intellettuale dell’infanzia in Sardegna a partire dal 1848, ma il boom degli asili avvenne nel Ventennio 1923-1943, seguì poi nel periodo repubblicano fino al 1968, quando furono istituite le scuole materne e man mano lo Stato si occupò di quest’istituzione. Grazie alle mie laureande, oggi laureate, abbiamo schedato circa 300 asili infantili in tutta la Sardegna, promossi da svariati benefattori e particolarmente dalle Dame della Carità tra il 1848 e il 1968. Ancora oggi gli asili privati sono 150, prima ben finanziati dalla Regione, ma poi Soru ha ritenuto di dover dimezzare i bilanci, pretendendo che degli asili si faccia carico lo Stato direttamente. Berlinguer con la riforma degli anni Ottanta ha istituito corsi universitari per la formazione delle educatrici d’infanzia e delle insegnanti della scuola primaria. La direzione degli asili fu affidata a numerose congregazioni religiose dell’italia settentrionale o addirittura di fondazione tedesca come le nostre suore di Chiaramonti (1937-1947). Le politiche del centro-sinistra si orientarono alla creazione di scuole materne statali, questa del centro-destra è quella di favorire anche le istituzioni private. Ad ogni buon conto gli asili di ispirazione cattolica per circa 120 anni provvidero all’educazione dell’infanzia e contemporaneamente alla formazione delle giovinette che dopo le 16,00 presso gli asili appresero non solo la dottrina cristiana, ma anche il cucito il rammendo il ricamo, il canto e la musica. Privati e Chiesa, con forte sinergia, concorsero alla formazione delle prime fasce di età per oltre un secolo, ben vengano dunque altre rappresentazioni nell’aula della nostra bella chiesa di San Matteo allo scopo di offrire educazione e formazione ai fanciulli e ai formatori.

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