Dopo i preparativi della Confraternita Santa Croce, del Coro Sos Apostulos, del Coro Parrocchiale e della Pro Loco, le due serate istituite per beneficenza a favore della Chiesa Parrocchiale sono andate in scena.
Così in un clima natalizio circondato da un freddo polare, ho accompagnato anche io i preparativi che l’Associazione Culturale Sard Rock Café ha fatto per ottenere una fonia, devo dire più che buona ,all’interno della chiesa, luogo non semplice e troppo adatto per allestire il service audio, principalmente per l’eco naturale rilevabile in quasi tutte le chiese costruite in quello stile e periodo. L’ospite d’onore Piero Marras, fruitore principale dell’impianto audio, ha giudicato molto soddisfacente il lavoro svolto dai ragazzi.
La foga dei preparativi però, ha fatto scordare i ferri del mestiere a ztaramonte.it, che è rimasto senza video-camera e purtroppo anche senza foto-camera. Per questo ringraziamo Lucio Dettori che gentilmente mi ha fornito i video da lui girati durante la serata.
La serata dedicata a “Cantigos de coros” è stata aperta dai bambini della Scuola Elementare di Chiaramonti che hanno cantato il medley natalizio già presentato nella serata del 22.12.08, diretto dal M° Salvatore Moraccini sempre nella chiesa parrocchiale.
Dopo i bambini è stata la volta del Coro Parrocchiale diretto dal M° Salvatore Moraccini, seguito dall’armonioso Coro di Aglientu diretto dal M° Giovanni Puggioni già conosciuto, in quanto con la sorella Anna Maria formano il duo Puggioni.
Dopo il Coro di Aglientu è stata la volta del Coro Sant’Alene di Tula diretto dal M° Giovanni Marongiu.
A chiudere i canti corali, il Coro Sos Apostulos di Chiaramonti diretto dal M° Salvatore Moraccini.
I cori hanno eseguito canti adatti al tema natalizio, ad eccezione di alcuni brani come “Signore delle cime” di Beppe de Marzi, che la Confraternita e il Coro Sos Apostulos ha voluto dedicare a Gavino Denanni componente della Confraternita e mancato dopo breve malattia pochi mesi fà.
La serata è stata magnificamente conclusa con l’esibizione dell’ospite d’onore Piero Marras, accompagnato alla chitarra da Uccio Soro e Paolo Zanin alle percussioni, con i brani eseguiti e da lui stessi commentati hanno riportato alla mente vecchie emozioni e riscaldato l’animo dei tanti partecipanti infreddoliti.
La serata presentata egregiamente da un inedito Carlo Patatu nelle vesti di presentatore, è stata completata alla fine dal “Deus Ti Salvet Maria” intonata dallo stesso Piero Marras al pianoforte, cantata da tutti i cori, il pubblico presente e diretta dal M° Salvatore Moraccini.
A rappresentare l’Amministrazione Comunale erano presenti il sindaco Giancarlo Cossu, l’assessore Eugenio Brunu e il consigliere Salvatore Sotgiu. Per la Pro Loco Chiaramonti il presidente Alessandro Unali. Il Presidente della Confraternita Santa Croce ha consegnato ai cori partecipanti, al sindaco, al presidente della Pro Loco, al presidente dell’Ass. Sard Rock Café ai familiari del compianto Gavino Denanni, a Piero Marras, Uccio Soro, Paolo Zanin e il M° Salvatore Moraccini una ceramica in ricordo di “Cantigos de Coros 2008″.
La seconda serata legata al’evento “Cantigos de Coros”, ha visto protagonisti numerosi componenti della Banda di Villanova Monteleone e un ensemble di fiati “Euterpe” con la direzione del M° Salvatore Moraccini autore dei brani musicali eseguiti.
La commedia musicale “Sos burattinos in su mundu” racconta in limba la storia del Pinocchio di Collodi, intervallata da brani musicali che ben interpretano gli stati d’animo del simpatico burattino di legno.
Molto bella e simpatica la coreografia dei bambini festanti quando viene recitata la parte di Pinocchio e Lucignolo nel paese dei balocchi.
Uno spettacolo che avrebbe meritato forse un pubblico più numeroso che forse intimorito dal freddo e dalla voglia di passare una domenica pomeriggio al tepore del camino o di una stufa, ha rinunciato a vedere una bella rappresentazione collodiana.
Mi scuso con i lettori per la scarsa pubblicazione delle immagini, che promettiamo di inserire in seguito nella nostra Gallery non appena terminata l’elaborazione..
Le prossime feste natalizie vedranno per la quarta volta consecutiva, la Confraternita Santa Croce, Il Coro Gruppo Apostoli di Chiaramonti con la partecipazione della Pro Loco Chiaramonti, l’Ente Musicale di Ozierie il Coro Parrocchiale, impegnati ad animare il 27 e il 28 dicembre due serate che si stanno facendo posto nella tradizione natalizia chiaramontese.
Anche quest’anno, l’evento sarà presso la Parrocchiale San Matteo e come oramai quasi d’obbligo, la prima serata di sabato 27 dicembre 2008 alle ore 19:00, sarà all’insegna della coralità polifonica e vedrà protagonisti il “Coro Sant’Alene de Tula” diretto dal M° Giovanni Marongiu, il “Coro di Aglientu“, diretto dal M° Giovanni Puggioni il “Coro dei bambini della scuola elementare di Chiaramonti“, il “Coro Parrocchiale di Chiaramonti” e il “Coro sos Apostulos di Chiaramonti” diretti dal M° Salvatore Moraccini.
A completare la serata, la partecipazione straordinaria di Piero Marras accompagnato dai musicisti Uccio Soro alla chitarra e Paolo Zanin alle percussioni. Il service sarà offerto dall’Associazione Sard Rock Cafè di Chiaramonti
Presenterà il Prof. Carlo Patatu.
Domenica 28 dicembre 2008 sempre nella chiesa San Matteo alle ore 18:00, sarà presentata un commedia musicale col titolo “Sos burattinos in su mundu“, ensamble di fiati “Euterpe” diretta dal M° Salvatore Moraccini.
In ambedue le serate c’è l’invito a partecipare numerosi.
Ztaramonte.it vi offre il brano di uno dei cantautori più amati nella nostra isola: Piero Marras, “Quando Gigi Riva tornerà“.
Il pastorello si sveglia all’improvviso. In cielo v’è una luce nuova: una luce mai vista a quell’ora. Il giovane pastore si spaventa, lascia l’ovile, attraversa il bosco: è nel campo aperto, sotto una bellissima volta celeste. Dall’alto giunge il canto soave degli Angeli.
- Tanta pace non può venire che di lassù – pensa il pastorello, e sorride tranquillizzato.
Le pecorine, a sua insaputa, l’hanno seguito e lo guardano stupite.
Ecco sopraggiungere molta gente e tutti, a passi affrettati, si dirigono verso una grotta.
- Dove andate? – chiede il pastorello.
- Non lo sai? – risponde, per tutti, una giovane donna. – È nato il figlio di Dio: è sceso quaggiù per aprirci le porte del Paradiso.
Il pastorello si unisce alla comitiva: anch’egli vuole vedere il Figlio di Dio. A un tratto, si sente turbato: tutti recano un dono, soltanto lui non ha nulla da portare a Gesù. Triste e sconvolto, ritorna alle sue pecore. Non ha nulla; nemmeno un fiore; che cosa si può donare quando si così poveri?
Il ragazzo non sa che il dono più gradito a Gesù è il suo piccolo cuore buono.
Ahi! Tanti spini gli pungono i piedi nudi. Allora il pastorello si ferma, guarda in terra ed esclama meravigliato: – Oh, un arbusto ancor verde! È una pianta di agrifoglio, dalle foglie lucide e spinose.
Il coro di Angeli sembra avvicinarsi alla terra; c’è tanta festa attorno. Come si può resistere al desiderio di correre dal Santo Bambino anche se non si ha nulla da offrire?
Ebbene, il pastorello andrà alla divina capanna; un ramo d’agrifoglio sarà il suo omaggio.
Eccolo alla grotta. Si avvicina felice e confuso al bambino sorridente che sembra aspettarlo.
Ma che cosa avviene? Le gocce di sangue delle sue mani, ferite dalle spine, si trasformano in rosse palline, che si posano sui verdi rami dell’arbusto che egli ha colto per Gesù.
Al ritorno, un’altra sorpresa attende il pastorello: nel bosco, tra le lucenti foglie dell’agrifoglio, è tutto un rosseggiare di bacche vermiglie.
Da quella notte di mistero, l’agrifoglio viene offerto, in segno di augurio, alle persone care.
Una partita non proprio facile, uno scontro diretto per la vetta della classifica.
Perché con una squadra a pari punti come il Li Punti, la battaglia è ancora più aspra. specie se a vincere sono i padroni di casa. Era da tanto tempo che non mi recavo al “Paris de cunventu” a vedere una partita dei nostri beniamini, ed era da tanto che non urlavo contro ragazzi che fanno di tutto per sopravvanzare l’avversario.
E’ sempre una bella partita quella ai nostri occhi quando si vince, ma non lo è quando gli avversari non sanno accettare la sconfitta e trasformano il gioco in una partita di football americano. E per loro fortuna, e forse anche nostra, che l’arbitro non ha visto certi episodi o non ha voluto vedere, perché gli estremi per gravi conseguenze disciplinari c’erano tutte.
Comunque ancora una volta, i nostri ragazzi hanno giocato veramente con il cuore in mano e nonostante il gioco, forse un pò troppo maschio del Li Punti, sono riusciti a governare e vincere la partita con due reti di Biddau ormai esperto “Conquistadores” delle porte avversarie.
Con questa avventura il Chiaramonti ora è solo in vetta alla classifica con 23 Punti lasciando il Benetutti e il Li punti a 20 punti. Dobbiamo considerare che il Benetutti ha disputato una partita in meno e che la partita giocata sabato scorso era un anticipo dell’11° giornata che si sarebbe dovuta giocare il 4 gennaio del nuovo anno.
Inserisco il video girato in occasione dell’azione che ha permesso a Biddau il primo goal.
Degustazioni dei migliori prodotti dei produttori dell’agro-alimentare del GAL Logudoro-Goceano-Coros nel villaggio medievale di Rebeccu con la partecipazione di personalità civili, religiose e politiche, ma soprattutto di folle di turisti sardi e e non per l’assaggio degli squisiti prodotti dei paesi del Goceano, del Logudoro in parte e di Coros. L’inaugurazione avverrà alle 10,30 del 27 dicembre con esibizione di canti e balli e di quanto il sardo folclore puo’ offrire. Ai partecipanti si raccomanda serena degustazione! Ci sarà un comodo posteggio per le auto e due navette che porteranno i turisti a bucca a lacheddu pro s’arrebotu.
In un piccolo villaggio messicano viveva una bambina di nome Altea, Giunse la notte di Natale e tutti andarono in chiesa con un piccolo dono per Gesù. Solo Altea rimase a casa perché non aveva nulla da donargli. All’improvviso apparve un Angelo. «Perché sei così triste?» chiese alla bambina.
“Perché non ho nulla da portare a Gesù!” rispose Altea. Allora l’Angelo le disse: “Tu hai una cosa molto importante da donare a Gesù: il tuo amore. Raccogli le frasche che crescono ai bordi della strada e portale in chiesa. Vedrai, il tuo dono sarà il più bello di tutti.”
Altea fece come le aveva detto l’Angelo e depose un mazzo di frasche davanti all’altare. Mentre la bambina pregava le frasche si trasformarono in una pianta meravigliosa con foglie verdi e rosse: era nata la Stella di Natale.
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