29
gen
2009
Un’amicizia breve ma intensa, accomunata dalla passione per la musica e da un bimbo di quattro anni.
Giovanni Soro mi aveva accennato in una breve e-mail scambiata ai primi di gennaio per gli auguri, della dipartita di un giovane amico, ospite a Chiaramonti con il gruppo di amici thailandesi l’estate scorsa.
Non sapendo con certezza chi fosse, ho preferito non fare alcun riferimento alla cosa, ma ieri mattina quando ho appreso la notizia pubblicata su patatu.it, ho capito, e un certo malumore seguito da un groppo in gola mi ha accompagnato per il resto della giornata.
Avevamo parlato diverse volte anche se con il mio inglese biascicato, dello strumento che quasi sempre lo accompagnava e della musica etnica del quale era molto interessato, proprio per quello avevo fatto alcune copie da donargli di canti e balli sardi tradizionali.
La cosa che però mi aveva colpito maggiormente, fu durante la serata culturale di balli e canti tradizionali organizzata presso il circolo Fly di Giovanni Pileri, mentre parlavamo cercando di intenderci, mio figlio il più piccolo arrivò per chiedermi qualcosa e lui mi chiese subito la sua età, 4 anni, come il suo primogenito. Sarà stata la nostalgia o la lontananza dalla sua famiglia, ma guardava mio figlio come fosse il suo quasi con gli occhi lucidi.
Questo è il mio ricordo di Ravee, e questo il mio modesto tributo alla sua memoria:
Ravee Nantha
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