Archivio di giugno, 2009
Scritto da ztaramonte
I
Albeggia. Sul cielo azzurro cinereo d’una dolcezza triste e profonda, curvato sull’immenso paesaggio silenzioso, passano sfiorando larghi meandri di un rosa pallidissimo, via via sfumanti nell’orizzonte ancora oscuro. Grandi vallate basse, ondeggianti, uniformi, s’inseguono sin dove arriva lo sguardo, chiazzate d’ombra, selvaggie e deserte. Non un casolare, un albero, una greggia, una via.
Solo viottoli dirupati, muricciuoli cadenti coperti di musco giallo, un rigagnolo dalle acque color di cenere stagnanti fra giunchi di un verde nero desolato, e bassi roveti, estese macchie di lentischio le cui foglie riflettono la luce cilestrina dell’alba.
Dietro, sull’altezza bruna del nord biancheggiano grandi rupi di granito grigio e la cinta di un cimitero.
La croce nera disegnata sul cielo sempre più roseo, domina le vallate deserte: e pare l’emblema del triste paesaggio senza vita stendentesi silenzioso sotto la curva del cielo azzurro-cinereo.
Albeggia.
II
Sotto il bagliore ardente della meriggiana la cantoniera bianca dal tetto rosso, tace, dorme: le finestre verdi guardano pensose sullo stradale bruciato dal sole, e giù dal cornicione di un turchino slavato calano frangie d’ombra d’una freschezza indescrivibile. Lo stradale bianchissimo, disabitato, dai mucchi di ghiaia sprizzanti scintille al sole, serpeggia per una vasta pianura coperta di boschi di soveri.
In lontananza, alte montagne a picco, velate di vapori azzurri e ardenti, chiudono in circolo l’orizzonte infuocato. Sotto l’aria ferma, irrespirabile, nello splendore piovente dal cielo di metallo, i soveri nani, lussureggianti, proiettano corte penombre verdastre sul suolo arido, sui massi, tappezzati di borraccine morbide come peluche. Una fanciulla è coricata appunto su uno di questi massi, supina, le braccia e le gambe semi-nude.
La sua persona esile e ben fatta spicca sul verde tenero di quel tappeto naturale, e i fiori rossi di broccato del suo corsetto un po’ lacero sanguinano nella penombra del bosco. Nel caldo asfissiante del meriggio, nel costume consunto e misero, stuona meravigliosamente la carnagione della fanciulla, di una bianchezza fenomenale, tanto più che sotto il fazzoletto giallo si vedono dei capelli nerissimi, e sotto le palpebre stanche due occhi di un nero-cenerognolo foschi e impenetrabili.
Chi è? Impossibile saperlo: ella non fa il minimo movimento nel languore spossato del caldo, e forse sogna, forse dorme, bianca e silente come la cantoniera vicina, sotto il bagliore ardente della meriggiana.
Scritto da carlo moretti
Non ci sono più le mezze stagioni! Ci ripetiamo noi adulti quando discutiamo del tempo meteorologico.
È vero! A volte non sappiamo che pesci prendere…. come vestirci? Farà caldo o freddo? E continuiamo a lamentarci: piove troppo e il freddo ci fa gelare! Il caldo di questa stagione è eccessivo!
Ma facciamo attenzione al corretto smaltimento dei rifiuti e al riciclo dei diversi materiali? Ci pensiamo che la nostra incuria influisce sull’ambiente?
Inquinamento, smaltimento rifiuti, disboscamento cementificazione, fonti energetiche alternative, questi sono temi che trattano i “luminari della scienza e dell’ambiente” e che spesso sono lontani dalle nostre attenzioni, ma che i nostri ragazzi hanno riportato alla riflessione di tutti con il loro lavoro di studenti.
Infatti, venerdì 29 giugno 2009, con il musical in tre atti, “Lasciateci vivere la nostra primavera” i nostri figli ci hanno dimostrato come noi adulti stiamo trasformando e danneggiando la nostra bella Terra; ce l’hanno dimostrato facendoci emozionare e regalando un sorriso a genitori, insegnanti, rappresentanti delle istituzioni e quanti hanno assistito alla manifestazione.
Nella prima scena, come per magia, ci appaiono i nostri bambini della Scuola Primaria disposti a formare una piccola orchestra con tastiere e chitarre. Che emozione! Una lacrima e un fremito hanno scosso molti di quanti hanno assistito allo spettacolo.
Poi via, via nei tre atti del musical viene presentato il magico mondo di Mamma Primavera che cerca di convincere le sua bambine a risvegliarsi e colorare la Terra di fiori e profumi. È un opera difficile quella di Mamma Primavera poiché le figlie si lamentano dello spettacolo poco edificante creato dai troppi problemi ambientali. Mamma Primavera, accompagnata dalle figlie e girando per il mondo, assiste ad uno “spettacolo” di desolazione, infatti osserva la Terra distrutta e bistrattata dall’incuria umana, con cumuli di rifiuti, mari inquinati dalle petroliere, laghi e fiumi utilizzati come pattumiere dalle grandi industrie, boschi distrutti dagli incendi, foreste cancellate dalla grande cementificazione selvaggia.
Nella rappresentazione che scorre piacevolmente tra applausi di consenso, si alternano parti recitate, a canzoni dedicate all’ambiente e cantate dal coro.
Ci sono anche le danze: le “farfalline”, appena uscite dal bozzolo e dal rigore invernale, fanno il loro balletto, come buon auspicio per il ritorno della primavera.
Nel terzo atto, quando finalmente tutti dimostrano di aver capito la situazione, sarà un fiore sbocciato a suggellare nuovamente il patto tra l’uomo e la natura, e la primavera fa la sua comparsa sulla Terra illuminandola con i “fiori di mille colori”.
Lo spettacolo ha termine e il folto pubblico mostra il proprio gradimento accogliendo tutti con tanti e calorosi applausi.
Il musical è frutto di un progetto portato avanti, nel corso dell’anno scolastico, dagli insegnanti e dai bambini della Scuola Primaria, in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione di Chiaramonti e con i genitori degli alunni che hanno contribuito al finanziamento.
Importante per il buon esito della manifestazione è stata l’attività svolta da tutte le insegnanti del plesso coordinate dall’Ins. Maria Franca Pinna; fondamentale il supporto dell’insegnante esperto di Musica, il M° Salvatore Moraccini coaudivato da Giovanni Fenu, notevole il contributo della Prof.ssa Marinella Sacchetti per la danza e le coreografie.
Il lavoro che gli insegnanti hanno svolto è molto importante e non deve fermarsi sul foglio della trama di un musical; tutti dobbiamo impegnarci per modificare i nostri comportamenti scorretti nei confronti dell’ambiente.
Quando la Scuola si apre al territorio e si fa promotrice di attività che ampliano l’Offerta Formativa, noi genitori compartecipiamo orgogliosamente alle iniziative. Il lavoro di quest’anno ha promosso l’Educazione e il rispetto per l’ambiente, la cultura della musica e della danza.
Grazie all’impegno degli insegnanti e al contributo dei collaboratori scolastici, che di anno in anno, anche con queste cose, ci suggeriscono nuovi orientamenti per il percorso di studi dei nostri ragazzi.
Scritto da carlo moretti
Venerdì 19 giugno alle ore 19:30, i bambini della Scuola Primaria, in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione di Chiaramonti e naturalmente i genitori degli alunni, presentano una fiaba musicale in tre atti sull’educazione ambientale titolata: “Lasciateci vivere la nostra primavera”.
Il progetto, che ha visto impegnate le insegnanti Tania Brozzu, Fernanda Cricenti, Bianca Denanni, Maria Franca Pinna, Marinella Sacchetti, Patrizia Silanesu, Rita Soddu, Caterina Tortu , l’immancabile contributo del M° Salvatore Moraccini nella progettazione e la direzione musicale con l’ausilio della Prof.ssa Marinella Sacchetti per la danza e le coreografie ed il coordinamento dell’Ins. Maria Franca Pinna, compie un viaggio immaginario nel magico mondo della primavera, ogni anno preposta a risvegliare la terra dal torpore invernale, colorando i campi di nuovi fiori e donando al paesaggio una cartolina di felicità con gli uccellini e gli animali del bosco, primavera che però si lamenta delle troppe incurie dell’uomo per l’ambiente..
I bambini che saranno circa 51 impegnati nella rappresentazione teatrale e nelle danze, non abbiamo inserito nel conteggio i musicisti e i coristi, hanno preparato con cura il musical che avremo modo di vedere venerdì sera, non senza qualche difficoltà da parte degli insegnanti preposti a lavorare con un numero di personaggi così elevato.
Tutti siamo invitati a partecipare a questa manifestazione, accorrete numerosi quindi!
Cliccando sulla locandina è possibile visualizzarla a dimensione naturale.
Scritto da carlo moretti
Martedì 9 giugno alle 19:00, presso l’ormai collaudata corte del Centro di Aggregazione Sociale, l’Istituto Comprensivo di Nulvi F. Pais e Serra, sezione assoc. di Chiaramonti, ha proposto la storicizzazione e i risultati delle attività realizzate quest’anno dalla scuola, nell’ambito del progetto “Il nostro mondo“, coordinato dalla Prof.ssa Marinella Sacchetti.
Il progetto ha proposto ai ragazzi delle diverse età di Chiaramonti, frequentanti i vari livelli di ordine scolastico, un approccio multiculturale verso il mondo: di conoscenza, di accoglienza, solidarietà e legalità. Ha inoltre favorito la continuità nei tre ordini scolastici e ha visto la collaborazione di tutti gli organi: istituzionali, sociali ed educativi del paese, come la Scuola, il Comune, la Pro Loco, la collaborazione dei genitori e delle associazioni come la Sard Rock Cafè.
La serata si è aperta con il saluto del Dirigente Scolastico dell’Istit. Comprensivo di Nulvi, Dott.ssa M.P. Teresa Useri e della Prof.ssa M. Sacchetti, che hanno presentato il lavoro svolto, reso disponibile con filmati multimediali, foto e disegni oltre che lavori preparati nei laboratori della scuola: informatico, artistico grafico-pittorico, di musica.
I vari filmati multimediali hanno percorso la finalità del progetto, teso a favorire lo sviluppo della propria identità culturale e spirituale, promuovere la capacità di rilevare l’interdipendenza tra la propria identità e l’identità culturale del contesto sociale in cui si vive, riconoscere in sè stessi e negli altri “talenti “ nel confronto e nel dialogo, interiorizzare il nucleo centrale del messaggio cristiano, sensibilizzare e preparare al dialogo con altri modelli culturali, sensibilizzare alla pace e alla solidarietà riconoscendo nell’accoglienza e nella condivisione segni di civiltà e progresso, valorizzare le tradizioni civili e religiose del territorio, favorire la comunicazione fra scuola e famiglia in un processo di reale, concreta collaborazione e condivisione dove i genitori vengono chiamati a partecipare attivamente, favorire il dialogo e la collaborazione con le Istituzioni locali , come Enti educativi, cogliere gli elementi ricorrenti nel contesto ambientale rappresentato e decodificarne i significati simbolici, riconoscere lo stereotipo culturale e confrontarsi con esso in una prospettiva di crescita cognitiva, psicologica, relazionale.
Tramite la visione del lavoro svolto, è stato possibile comprendere come gli alunni ,di vario ordine e grado, siano stati accompagnati in un cammino di conoscenze, abilità e atteggiamenti diversi a seconda del grado di istruzione e a volte anche ricchi di attività comuni per le classi ponte ( scuola dell’infanzia e primaria oppure primaria e secondaria).
Tutte hanno contribuito a una parte comune del progetto che riguardava la “Multiculturalità e il dialogo interreligioso”; progetto nato per promuovere l’insegnamento alla convivenza in una società multietnica, multiculturale, multireligiosa.
La società odierna vive in una prospettiva non solo europea ma addirittura mondiale: la globalizzazione, “i migrantes” (rifugiati, profughi …) colorano la vita attuali di saperi, sapori, colori diversi e non sempre questa “diversità” viene accolta e accettata. Le forme di razzismo dolorose di ieri persistono nell’oggi ed investono la gioventù nonostante il gran parlare di diritti umani, di solidarietà e condivisione.
Questo progetto nasce dal fatto che nel plesso di Chiaramonti non ci siano, nella realtà scolastica (come nella realtà sociale) la possibilità di incontrare la diversità culturale, e quindi si propone (in vista della prosecuzione degli studi superiori) la preparazione ad un approccio “umano, civile, legalitario, solidale” con la realtà sociale che troveranno al di fuori del paese. Preparare gli alunni non solo a vivere ma soprattutto a pensare multiculturale. Si è voluto coinvolgere prima di tutto gli alunni e le loro famiglie ma anche gli enti e le associazioni che operano nel territorio, nella provincia e il Comune stesso. È stata un occasione per costruire una reale continuità pedagogica e didattica tra i vari ordini di scuola presenti nel territorio: incontro e laboratorio dei ragazzi, dall’infanzia alla secondaria di primo grado; incontro e collaborazione tra le equipe pedagogiche.
L’intervento didattico, anche in forma ludica, è stato finalizzato al riconoscimento del valore e della dignità di ogni soggetto umano che costituisce il criterio di orientamento per la convivenza e per la costruzione di validi rapporti interpersonali.
Il progetto ha avuto lo scopo di avvicinare questa scuola ad uno scenario globale di vita, uscendo dai propri confini culturali per motivare alla curiosità del sapere, alla difesa dei diritti umani, alla convivenza civile e responsabile, quindi alla legalità e ad un progetto di vita personale aperto agli altri, al diverso da sé; infatti si parte dal presupposto che l’uomo accoglie e rispetta solo ciò che comprende e comprende solo ciò che conosce.
Al termine, o quasi, i presenti hanno potuto godere, del rinfresco offerto dai genitori degli alunni e dal Comune di Chiaramonti.
Ringraziamo la Proff.ssa M. Sacchetti che ci ha fornito la copia del progetto, che in alcuni casi è stata riportata integralmente onde evitare errori di forma e di stesura, oltre che di rappresentazione.
La Proff.ssa M. Sacchetti mi ha pregato invece, di ringraziare quanti hanno collaborato per la riuscita della manifestazione: i genitori, il Comune ed in particolare Francesca T. Scanu, la Pro Loco, Andrea e la Sard Rock Cafè. Tutte figure fondamentali per la riuscita del prodotto finale.
Grazie a tutti piccoli e grandi, perchè sono certo, questa è la scuola che tutti vorremo avere, senza sprechi ma anche senza troppe restrizioni nello studio e nell’educazione, dedita unicamente al bene dei nostri figli.
Le miniature possono essere ingrandite cliccando con il mouse sopra di esse.
Scritto da Giovanni Cuccuru
Si affollano confusi i pensieri stamane, ricordi, rimembranze.
Timidi raggi di sole illuminano il mattino, un aria serena, fresca di rugiada mi invita ad uscire, i pensieri pian piano si dipanano e alla mente chiaro appare ancora una volta il sogno.
Ancora una volta inseguo il sole, i suoi raggi, il suo calore, su strade polverose, su strade bagnate di pioggia e avvolte dalla nebbia.
Cerco la luce, il riflesso, cerco il sereno, la magia dell’arcobaleno, i colori della vita.
Cerco la magia di un sogno lontano, antico, primordiale, che forse Dio ha messo nel mio cuore nella notte del disegno.
Inseguo il sogno, o forse ancora sogno avvolto da un non so che di magico.
Un suono, una voce, il suo sorriso, mi richiamano, mi destano, mi riportano alla realtà.
Non è un sogno, ma è lei, la vita, che travolgente scorre come un fiume in piena, ora placida, ora irruenta.
Mi porta con se, mi invita a seguirla, mi invita a seguire ancora una volta il suo sogno, la sua IDEA, il suo fluire, proprio come in un sogno.
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Poesia |
Scritto da carlo moretti
Due anni or sono, quando il Gruppo XXL ha dato via a incontri musicali con gruppi e personaggi fuori dai normali circuiti commerciali, lo ha fatto con i “Mercanti di Liquori“, l’anno scorso con “Andrea Sigona” e il Gruppo “The GANG“, quest’anno l’evento con “Claudio Lolli” e il “M° Capodacqua“, arrivando in un sodalizio organizzativo con l’Ass. Sard Rock Cafè a farci conoscere i “Carnèigra“.
Il prossimo appuntamento sarà estivo, precisamente il 7 agosto 2009, in concomitanza con la sagra dell’agnello e con il gruppo denominato “il Parto delle Nuvole Pesanti”.
Devo dire come allora, che il nostro portale ha accolto e accoglie di buon grado l’esplosione di idee che Chiaramonti sta partorendo, e nel campo artistico e musicale, sembrerebbe che abbia trovato il terreno più fertile.
Come abbiamo detto nel titolo, musica da ascoltare, godere e non da subire, non dettata da case discografiche che propinano tramite le emittenti nazionali e private, un prodotto che di artistico e musicale mio malgrado, devo dire, ha ben poco e diventa solo e unicamente materiale commerciale e a volte inascoltabile.
Venerdì la serata, organizzata presso un inedito cortile del Centro sociale, inaugurato a dire il vero già durante il saggio musicale del venerdì precedente dall’Ass. Sard Rock Cafè, è stata aperta da un personaggio oramai noto nella comunità chiaramontese, in quanto vicedirettore artistico della Scuola Civica di Musica “Sonos” e maestro nella sezione “Corso di chitarra e solfeggio”, Gavino Vincenzo Loche, suonando diversi pezzi in assolo con la chitarra tra i quali la sigla del film “Mission Impossible” e due brani accompagnati dalla bellissima voce di Serenella Lunesu. Una bella esecuzione applauditissima dai presenti.
Hanno proseguito la serata i Carnèigra, con il loro stile singolare, conducendo uno spettacolo che va dalla canzone d’autore al teatrocanzone, passando dalla canzone popolare. Per il gruppo toscano la musica è al completo servizio delle parole: le sottolinea, le culla, le esalta e le sorregge. Sono parole che raccontano di conflitti di classe, di guerre, di religione, di amore, ma anche semplici storie da raccontare e soprattutto cantare con un lessico ricco e ricercato in ogni singola espressione. Anche con un gruppo ridotto per l’occasione, composto da Emiliano Nigi, Antonio Ghezzani e Matteo Pastorelli, voce e pianoforte il primo e strumenti a corde per gli altri due, hanno saputo creare un atmosfera ricca di spunti, suoni e soluzioni, aprendo ampi orizzonti e facendo dell’ironia, un minimo comune denominatore, con uno spettacolo in grado di catalizzare l’attenzione e stupendo il pubblico di canzone in canzone.
E’ stato bello osservare il volto divertito e attento dei partecipanti al concerto, numerosissimi rispetto alle aspettative, quando gli artisti in opera hanno presentato con una breve introduzione “La tacchinata del ’52″ e la curiosa entrata in scena della “Formiola”, brani tratti dal primo disco “E tutti i pesci vennero a galla”. Non sono mancati neanche nuovi bravi tratti dall’ultimo album registrato nel 2007 “Santinsaldo”, sempre disponibile per il download gratuito presso il sito ufficiale del gruppo WWW.CARNEIGRA.IT, mentre e possibile sentire i brani del primo disco a questo indirizzo web: http://www.deezer.com/en/carneigra/e-tutti-i-pesci-vennero-a-galla-A118314.html.
Emiliano in qualche passaggio, sia vocale, sia con “travestimenti” da palco (elmetto con le antenne e giacca della tuta per “La formiola”, tuba e frac per “L’artista”) deve pagare dazio a Capossela; del resto però, anche Vinicio deve questo suo lato clownesco a Tom Waits, quindi perché stupirsi?
Siamo comunque su un versante musicale che merita il massimo rispetto!
Non è mancata neanche la conferma dell’ottima prestazione dell’Ass. Sard Rock Cafè, impegnata nel service audio e fonico della serata, i Carnèigra al termine del concerto non hanno mancato di elogiarli per l’ottimo servizio. Gli stessi hanno ringraziato per il caloroso abbraccio e l’accoglienza che i presenti hanno dimostrato nei loro confronti.
Una bella serata di NOT(te) D’AUTORE, alla quale siamo certi, ne seguiranno sicuramente altre.
Ora le due associazioni, spenderando le loro energie per il prossimo 7 agosto quando un’altro gruppo, sconosciuto per chi frequenta solo classifiche da hit parade, calcherà il palco nella piazza di San Giovanni “IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI” (cliccando qui è possibile conoscere il gruppo visitando il loro sito ufficiale).
Scritto da carlo moretti
Pietro Canu era un celebre poeta e improvvisatore di Chiaramonti. Analfabeto, pastore di professione favoriva nelle sue poesie i temi allegorici. Venne ucciso nel dicembre del 1845 a soli 57 anni. Vi proponiamo questa sua poesia sperando di fare cosa gradita.
Bella musa amorosa
Bella musa amorosa
chi fis de puru amore su cuntentu,
cun boghe lastimosa
de unu coro ammustra su lamentu,
sias sa pius dolorosa
in narrer tantu dolu et patimentu:
s’amore et s’allegria
depone pro ti estire de agonia.
Como chi privu so
de visitare cudda chi hap’in coro
non pius allegru no
cherz’essere, ca mi mancat sa chi adoro;
piangher depo però
de continu unu perdidu tesoro
chi fit veru cuntentu
chi l’amo pro mi dare pius turmentu.
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