Scritto da carlo moretti
La cerimonia della premiazioni, avvenuta per gentile concessione del parroco Don Virgilio Businco nella parrocchia di San Matteo, è stata aperta con il saluto del sindaco Giancarlo Cossu e con la lettera di augurio inviata da Francesco Cossiga, ex Presidente delle Repubblica, senatore a vita e avo del poeta commerato con questo concorso a 200 anni dalla sua nascita. Ricordiamo infatti che Bainzu Cossiga, nacque a Chiaramonti nel 1809 e morì nel 1855 a soli 46 anni.
Francesco Cossiga nella sua lettera, ringrazia il sindaco per aver dedicato il concorso di poesia al suo bisnonno e per l’invito riservatogli, ma purtroppo per motivi di salute legati all’inizio della stagione autunnale deve rinunciare a presenziare alla premiazione.
La poetessa Maria Sale nelle vesti inedite di presentatrice, presenta la giuria, composta in buona parte da numerosi componenti del Premio Ozieri per la letteratura sarda, ringraziando quanti hanno aderito al concorso, al quale la giuria oltre la premiazione dei primi tre, ha riservato e consegnato a tutti una menzione, composta da una pergamena e da un cesto contenente prodotti locali e una “berritta”.
Maria Sale ha anche spiegato che l’idea del concorso, è maturata pian piano dopo la rassegna di poesia svolta l’anno precedente, proprio in occasione della festa di San Matteo, quando con Stefano Demelas hanno intrattenuto la piazza ,leggendo alcune poesie dei principali poeti chiaramontesi, e che Chiaramonti non è solo un paese di poeti, ma anche di “cantadores a chiterra”di elevato prestigio. Quindi il prof. Nicola Tanda, presidente della giuria del Premio Ozieri, ha intrattenuto i presenti con un breve discorso, avente per tema la letteratura italiana dei nostri giorni e l’importanza della poesia e dei concorsi come quello appena concluso.
Per ricordare alcuni versi del poeta cristiano, Marina Manghina e Stefano Demelas, hanno cantato “Su Babbu Nostru”, così come ricordato dai più anziani.
E’ seguita la premiazione, con la consegna delle menzioni e la premiazione delle due sezioni di poesia dedicate alla poesia sarda e alla poesia cantata, quest’ultima, è stato materiale per i cantadores a chiterra, Gianni Denanni e Cesare Dennani, accompagnati alla chitarra da Salvatore Cossu, che alla fine delle premiazioni hanno cantato alcuni versi dei poemi premiati.
Incisivo anche l’intervento a cavallo delle premiazioni delle due sezioni del prof. paolo Pillonca, ringraziando per il graditissimo invito e augurando agli organizzatori di andare avanti migliorando l’evento, non dimenticando di citare altri due grandi poeti chiaramontesi, che sono Juanne Seu e Bainzu Truddaju.
I vincitori del premio “Santu Matteu” sono stati proclamati infine, per la sezione “Poesia sarda”, Ignazio Sanna con la poesia “Mèngu di mari” e per la sezione “Poesia pro su cantigu”, Giovanni Sotgiu con la poesia “Solu a tie”.
I “Cantadores a chiterra” hanno alla fine cantato i versi delle poesie premiate nella sezione “Poesia pro su cantigu”.
Al termine della manifestazione l’assessore alla cultura Marina Manghina, ha rivolto a tutti quanti hanno collaborato, Ufitziu de sa limba sarda, Associazione Pro Loco, Comitadu Santu Mateu, Associazione Sard Rock Café e Fondazione del Banco di Sardegna, un sentito ringraziamento, con l’augurio di continuare con altre edizioni del concorso di poesia “Santu Mateu”.
Scritto da carlo moretti
Ogni anno come ordina il calendario, la festa dedicata al patrono San Matteo, chiude tutte le feste estive iniziate con la festa campestre in onore di Santa Giusta.
Come ogni festa patronale che si rispetti, è indispensabile garantire il comitato per l’organizzazione dei festeggiamenti; quest’anno saranno i “Fedales” della classe 1958 ad accollarsi l’onere. Sono infatti diversi anni che la classe, anagraficamente parlando, arrivata al mezzo secolo di vita nell’anno precedente, si preoccupa di organizzare i festeggiamenti del patrono, una formula suggerita dall’ex parroco don Costantino Poddighe per via dell’assenza di comitati proprio per il festeggiamento del patrono.
Una cosa insolita, in quanto in tutti i luoghi la festa religiosa più importante dopo il “Corpus Domini” è appunto quella patronale e noi chiaramontesi tra l’altro, dovremo anche essere fieri di avere una parrocchia unica nella Sardegna; ci sono infatti altre chiese nell’isola titolate a San Matteo Apostolo Evangelista, ma solo a Chiaramonti San Matteo per così dire, la fa da Patrono.
Matteo, di professione esattore delle tasse, fu chiamato da Cristo ad essere uno dei dodici apostoli; la tradizione cristiana fin dal 200 lo ritiene anche uno dei quattro evangelisti, a lui si dovrebbe quindi la redazione dell’omonimo Vangelo in cui lo stesso viene chiamato anche Levi o il pubblicano. Viene raffigurato anziano e barbuto, ha come emblema un angelo che lo ispira o gli guida la mano mentre scrive il Vangelo. Spesso ha accanto una spada simbolo del suo martirio. Matteo non va confuso con l’apostolo quasi omonimo Mattia.
Levi, in quanto pubblicano, era membro di una delle categorie più odiate dal popolo ebraico. In effetti a quell’epoca gli esattori delle tasse pagavano in anticipo all’erario romano le tasse del popolo e poi si rifacevano come usurai tartassando la gente. I sacerdoti, per rispettare il 1° comandamento, vietavano al popolo ebraico di maneggiare le monete romane che portavano l’immagine dell’imperatore. I pubblicani erano quindi accusati di essere peccatori perché veneravano l’imperatore. Matteo è il patrono di banchieri, bancari, doganieri, guardie di finanza, cambiavalute, ragionieri, contabili ed esattori.
Gesù passò vicino a Levi e gli disse semplicemente Seguimi (Marco 2,14). E Matteo, alzatosi, lo seguì. Immediatamente Matteo tenne un banchetto a cui invitò, oltre a Gesù, un gran numero di pubblicani e altri pubblici peccatori.
Il nome Matteo, con il quale Levi è pure chiamato, vuol dire Dono di Dio. Alcuni suppongono che abbia cambiato il nome come una forma tipica dell’epoca, per indicare il cambiamento di vita (cf. Simone, poi Pietro, o Saulo, poi Paolo).
Secondo la tradizione della chiesa cattolica, Matteo è l’autore del primo vangelo ed è testimone oculare degli eventi raccontati.
Secondo alcune tradizioni, Matteo sarebbe morto in Etiopia. Le sue reliquie sarebbero state portate in Campania, nella Diocesi di Capaccio. Ritrovate sotto i Longobardi furono portate il 6 maggio 954 a Salerno, dove sono attualmente conservate nella cripta della cattedrale.
San Matteo è protettore della Guardia di Finanza.
FESTEGGIAMENTI RELIGIOSI:
- dal 12 al 20 settembre, ore 18.00: Novena e Santa Messa
- 18 settembre, ore 19.00: Celebrazione della Penitenza
ore 8.30 : Santa Messa in parrocchia
ore 18.30 : Santa Messa al castello con fiaccolata , animata dal coro parrocchiale
- 21 settembre, (Solennità di San Matteo)
ore 8.30 : Santa Messa
ore 17.30 : Santa Messa presieduta da Don Sandro Piga, parroco di Nulvi e animata dal “Coro degli apostoli”
a seguire: processione per le vie del paese, con la partecipazione dei cavalieri a cavallo, del gruppo folk “Santu Matteu” e della banda musicale “Citta di Ploaghe”
FESTEGGIAMENTI CIVILI:
ore 17.30 : triangolare di calcio a undici “Trofeo San Matteo”, presso il campo sportivo comunale “Paris de Cunventu“. Parteciperanno: S.C. Chiaramonti – G.S. Laerru – Andrea Doria (con la collaborazione della Società Calcistica Chiaramonti)
a partire dalle ore 16.00, presso il castello dei Doria: Commemorazione “Bainzu Cossiga”, nel bicentenario della nascita del poeta chiaramontese.
a seguire: Premiazione della Prima edizione de Su Premiu de Poesia in Limba Sarda “Santu Matteu” – sezione poesia sarda e canto, con la partecipazione dei cantatori Gianni e Cesare Denanni e del chitarrista Salvatore Cossu.
ore 10.00 : Torneo di Morra , presso i locali dell’ex scuola media
ore 21.30 : Serata musicale con il gruppo CIAK, SI BALLA
ore 21.30 : Il grande varietà regionale con lo spettacolo
“INCANTOS” con GIULIANO MARONGIU
nel corso della serata, si procederà alla premiazione dei vincitori dei vari tornei
Scritto da Nathalie
Rinvio apertura asili, le mamme vogliono denunciare il Comune
Settimana di battaglia per le mamme milanesi con figli all’asilo. Sì, al ritorno dalle vacanze è spettata una brutta sorpresa per i genitori di oltre 14.000 bambini iscritti dal secondo anno in poi: l’asilo inizierà l’8 settembre e non il giorno 2 come invece era stato assicurato fino al 13 agosto. Quindi, per le famiglie con entrambi i genitori lavoratori si è resa necessaria una riorganizzazione frettolosa e, in molti casi, impiego di soldi per la baby sitter. La sede dell’associazione Assoconsumatori è stata e sarà presa d’assalto da mamme e papà infuriati: lo scopo è quello di consultare gli avvocati per l’idea di presentare una denuncia in procura contro il Comune per interruzione di pubblico servizio.Inoltre, molti presidenti di consigli scolastici hanno scritto una lettera ufficiale indirizzata al sindaco, all’ assessore e dirigenti di settore per comunicare la loro indignazione e il loro disappunto per una decisione presa e comunicata troppo rapidamente e frettolosamente senza, per di più, che sia stata data alcuna razionale motivazione.
Allego un articolo pubblicato su Internet riguardo alla mancata riapertura di una scuola materna a Milano. Sono cosciente che Chiaramonti non è Milano ma i bambini hanno gli stessi diritti di quelli milanesi. I genitori che lavorano sono costretti ad enormi sacrifici in quanto cercano di non far pesare ai loro bambini la fatica che costa conciliare lavoro e famiglia. E’ giusto secondo voi iniziare dei lavori così importanti a pochi giorni dalla riapertura delle scuole? Lunedi 14 i genitori sono stati convocati nella Sala Consiliare del Comune per discutere di questo con il Dirigente scolatico e mi auspico che l’opzione che ci verrà proposta sarà quella di poter mandare i nostri figli a scuola e non di lasciarli a casa. Parlo a nome di chi non ha nessuno che possa tenere loro i figli in questo periodo, coloro che viaggiano lontano per andare a lavoro e che sono più sereni a sapere che i loro figli sono a scuola piuttosto che a casa davanti alla tv con una baby sitter dell’ultim’ora.