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Archivio di marzo, 2010

Chiaramonti – Palau : 0-3

Scritto da carlo moretti

Poteva essere prevedibile che la partita con la capolista e l’assenza di numerosi titolari in campo, fosse finita con una sonora sconfitta, d’altronde questo è il calcio, vince chi fa rotolare la palla nella rete giusta e con la migliore strategia in campo.

Non giudicherei questa partita un passo falso, ma piuttosto, nonostante aver perso, l’essere ancora capaci di lottare come leoni in campo anche se ci troviamo di fronte la capolista del girone. Questo fa onore alla compagine chiaramontese che ha dimostrato di saper perdere a testa alta (frangar non flectar – mi spezzo ma non mi piego).

La prossima partita ci vedrà impegnati con la squadra sassarese del Lanteri SS, immagino una battaglia agguerrita per conservare la zona salvezza.

SEMPRE FORZA RAGAZZI E SEMPRE FORZA CHIARAMONTI!!!!!!

Ecco i risultati delle altre partite, il prossimo turno e la classifica del girone:

SI SEGUNDU SOS BABBOS SUNT SOS FIZOS di Salvatore Cossu

Scritto da carlo moretti

1 Si segundu sos babbos sunt sos fizos,

comente su proverbiu nos narat,

ca sa naturalesa in assimizos

sempre si manifestat et declarat,

eo ancora pro gustos et fastizos

dev’haer una vena chi m’imparat

trattare cun poetas sa poesia,

ch’est cudda ch’alimentat s’allegria.

2 Edducas, ecco chi rispond’in cantu,

lealu coment’est, hapi passienzia:

si a su sacru poema desi vantu

giusta sos attos desi sa sentenzia;

tue chi ses modestu tant’et tantu

lu recusas et naras cun lissenzia

chi su antu l’hap’eo e i su ciarrone,

su cattedraticu Ispanu Figone.

3 Cust’innozent’offesa perdonamus

Ispanu et eo, ca nos ses amigu,

et pro disculpa nostra solu namus

chi nostra est sa paza, tou est su trigu;

ambos a una oghe replicamus

senza raggiros, imbrogliu o intrigu:

de Araolla, Pisurzi et de Cubeddu

sighis sa gloria, sentidu et faeddu.

4 Sa dottrinetta mia est unu rattu

de sa sant’arvure de s’Iscrittura,

ma su sacru poema chi tue has fattu

nde leat tota s’arvure; et s’altura

tenet d’unu magnificu palatu

nobile, istesu in tota architettura;

de cussu rattu s’arvur’est sa mama;

nara: e in chie istat mezus sa fama?

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Creditori e debitori ovvero acquirenti e venditori a Chiaramonti dal 1832 al 1834. L’attivissima Contessa di Sant’Elia e il continuo arricchimento di Pietro Canu. A cura di Angelino Tedde.

Scritto da angelino tedde

Questo protocollo consta di 103 fogli contenenti 48 stromenti.

(Esso va dal 1832 al 1837, in questo articolo ne prendiamo in esame 23, che vanno dal 1832 al 1834. Ndr ).

Questa volta, per una maggior visibilità di lettura, elenchiamo da prima gli attori degli atti, testamenti e attori d’inventario compresi, e successivamente le controparti.

Possiamo rilevare subito che tra i venticinque attori, (comprese fratelli e sorelle Satta e Mureddu Perinu), i nobili sono i cavalieri Caccioni di Chiaramonti e Scanu di Martis; tra i sacerdoti, emergono i testatori Satta, vicario, e il suo vice  Cabresu,  il sacerdoti Vincenzo Pietro Tedde; è defunto il sacerdote Bachisio Usai del quale si apre il testamento.; passando ai borghesi c’imbattiamo di nuovo con l’agricoltore Antonio Carlo Franchini, col falegname di sicura origine romagnola o lombarda, Battista Termali, (il Bogino aveva spedito in Sardegna falegnami, fabbri, e altri artigiani e professionisti di cui l’Isola era carente, si veda a riguardo su “accademia sarda” l’articolo di Prof. Paolo Amat di San Filippo), per la prima volta incontriamo il  pastore Leonardo Solinas. Fra i notai segnaliamo Pietro Falchi Sanna. Segnaliamo anche numerose donne, spesso sorelle dei defunti o venditrici, in particolare richiamiamo l’attenzione su Paola Fiore Demuru di Tempio, ma sposata e residente a Chiaramonti che lascia i beni ai figli. I nomi e i cognomi sono presenti ancora oggi a Chiaramonti. Forse non ci sono più i Cabresu, discendenti del vice vicario, a mezzo sorella. Per maggior utilità li indichiamo per cognome in ordine alfabetico Busellu Andreuzza di Martis, Cabresu Baingio, sacerdote, viceparroco, Caccioni Giovanni, cavaliere, Falchi Sanna Pietro, notaio, Fiore Demuru Paola, (2) di Tempio res. Ch.monti Franchini Antonio Carlo, agricoltore, Migaleddu Sanna Maria,  Mureddu Perinu Filippo, Mureddu Perinu Salvatore, Pinna Francesco, Satta Agnetta, Satta Bachisio, Satta Cuadu Battista, Satta Francesco Antonio, Satta Giovanni, (2) vicario parrocchiale, Satta Pietro, Satta Tedde Antonina, Satta Tedde Caterina, Satta Vincenzo, Scanu Gianmaria, Scanu Salvatore, cavaliere di Martis, Solinas Leonardo, pastore, Tedde Pietro Vincenzo, sacerdote, Termali Battista, falegname, Unali Meloni Giacomo, Usai Bachisio, sacerdote, (testamento),  Usai Stefano, di Sassari.

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Ancora un ottimo risultato, il pareggio in trasferta del Chiaramonti contro il Frassati.

Scritto da carlo moretti

E’ finita 1 a 1 la partita di domenica scorsa, giocata nel campo Andrea Cola di Ozieri-Chilivani.

Un’altro risultato utile per allontare lo spetro della retrocessione e alimentare la fiducia di giocatori e tifoseria chiaramontese. Ora il Chiaramonti, a pari punti con lo Sporting Sorso, ma in posizione migliore della classifica per via della differenza reti e partite pareggiate, inizia a respirare rispetto a qualche settimana fa quando cercava ancora di schiodarsi dal fondo classifica.

Che dire insomma, per scaramanzia niente, continuiamo a ripetere:

SEMPRE FORZA RAGAZZI E SEMPRE FORZA CHIARAMONTI!!!!!!

Ecco i risultati delle altre partite, il prossimo turno e la classifica del girone:

Continua la serie positiva del Chiaramonti che al “Paris de Cunventu” vince con il Robur Sennori per 1 a 0.

Scritto da carlo moretti

Domenica nella partita giocata in casa con il Robur Sennori, vincendo per una rete a zero, i nostri ragazzi hanno giocato un tiro mancino agli avversari, costringendoli a cedere due posizioni in classifica a favore dell’Ozieri Calcio e del Luogosanto, vincitori rispettivamente a Perfugas e Oschiri.

Un buon passo quello dimostrato dai biancocelesti, che nelle ultime cinque partite hanno portato a casa 11 punti distaccandosi di tre punti dalla penultima.

Le speranze di salvezza ora si fanno più reali e meno lontane.

Con un meteo più gradevole, cresce di nuovo il  popolo della tifoseria, bravi a seguire ed incitare i nostri leoni in campo.

SEMPRE FORZA RAGAZZI E SEMPRE FORZA CHIARAMONTI!!!!!!

Ecco i risultati delle altre partite, il prossimo turno e la classifica del girone:

Società e affari di nobili, chierici e borghesi in Anglona negli anni 1829-1831. A cura di Angelino Tedde.

Scritto da angelino tedde

Atti rogati dal notaio  Giovanni Maria Satta in Chiaramonti vol. 11. Busta 1. H 55  giacenti presso l’Archivio di Stato di Sassari (ASS).

Dato l’esiguo numero degli atti, stipulati anno per anno, ho ritenuto opportuno esaminare i regesti di tutti i 26 atti di un triennio, raccolti nel secondo volume degli atti del notaio sopra menzionato.

I protagonisti delle compravendite, testamenti e inventari sono Brundu Seu Francesca (2), Budroni Francesco, Busellu Antonio, sacerdote di Martis (4), Bosinco Carlo, sacerdote di Martis, Cabresu Baingio, vice parroco di Chiaramonti (2),Caccioni Matteo Satta, cavaliere (2), Camerini Angela Nella , nobildonna, Canu Giommaria Matteo, Canu Pietro, Carboni Delogu Salvatore, notaio di Sassari (3) Carta Manca Francesco, carmelitano, priore del convento di Chiaramonti; Casu Giuseppe  di Martis (2), Cossu Giommaria, Cossu Leonardo, sacerdote, (2) Cossu Salvatore Leonardo, Dellabella Anna (2), Deriu Antonio Giuseppe, impresario di Sassari,  Elia Baingio, negoziante, Falchi Cristoforo, baccelliere in leggi (2), Lavagino Giommaria di Castelsardo, Leggieri Pietrina, Madau Demuru Antonio, Manca Pietro, sacerdote beneficiato di Nulvi, Marras Giovanni,  Masala Salvatore, sacerdote ex carmelitano originario di Bosa, ma residente a Chiaramonti (3),  Masino Antonio, sacerdote di Castelsardo, Mudore Giovanni Matteo, falegname (2), Mudore Matteo, Mundula Sale Domenico Antonio di Sassari.

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AVE DE SU MAR’ISTELLA di Salvatore Cossu

Scritto da carlo moretti

Di Chiaramonti. Teologo, e rettore di Ploaghe da 37 anni, il decano dei rettori. Vivente [Spano scriveva nel 1863].
Uomo di grand’ingegno, affabile ed integro, poeta, grand’oratore e teologo. Stampò un volumetto di poesie sacre e ne lasciò molte manoscritte. Aveva studiato le bellezze della lingua sarda, come l’ha dimostrato in tanti panegirici stampati, o nel compendio della Dottrina cristiana, diffuso in tutto il Logudoro.
Fu parroco di Ploaghe per lo spazio di 40 anni, dove morì nel 27 settembre 1868, in età di 69 anni, desiderato e compianto dagli amici e da tutta la popolazione.

1 Ave de su mar’istella,
de Deus mama dignissima,
semper Virgine purissima
de su Chelu porta bella.

2 Cun d’un’ave riverente
s’anghelu ti saludesit,
già ch’Eva in ave jambesit
da nos paghe permanente.

3 Ponenos in libertade,
sa zeghidade allontana,
da ogni male nos sana,
da nos vida et santidade.

4 Mustradi chi nos ses mama
giaghi in te s’est incarnadu
cuddu ch’est pro nois nadu;
intendat a chie lu jama’.

5 O Virgine singulare,
sa pius mite inter totu,
ogni disizu, ogni votu
pro te potemus lograre.

6 Vida pura et santa morte
cun Gesùs pro te fattemus,
de benner nos allegremus
tot’a sa zeleste corte.

7 Sa limba coro et memoria
dian cun sinzeridade
a tota sa Trinidade
onore, laud’et gloria.

Salvatore Cossu

Traduzione:

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