8
mar
2012
8 marzo, festa del riscatto della donna e dei suoi diritti.
8 marzo 1908, Stati Uniti. L’assenza di sistemi di sicurezza e le pessime condizioni di lavoro causano un grave incendio nell’industria tessile Cotton, una fabbrica ad alta concentrazione di lavoratrici. Nelle fiamme perdono la vita 129 donne, rimaste imprigionate nella fabbrica: Mr. Johnson, il proprietario, usava chiudere le porte durante l’orario di lavoro, per impedire agli operai di uscire.
In ricordo della tragedia, sin dagli anni immediatamente successivi al suo accadimento, negli Stati Uniti si organizzano celebrazioni per commemorarla.
Presto l’importanza di questa data, 8 marzo, varca i confini americani: si diffonde in tutto il mondo grazie alle associazioni femministe e diventa il simbolo dei maltrattamenti che la donna ha dovuto subire, ma anche il punto di partenza del proprio riscatto.
Nel secondo dopoguerra l’UDI, Unione Donne Italiane, sceglie un fiore per questa ricorrenza: la mimosa, profumatissima e impalpabile, povera e selvatica, ma che subito si carica di una precisa connotazione politica. Sin dal momento della loro scelta, i grappoli gialli delle mimose diventano il simbolo delle donne e del loro combattere insieme.
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