Archivio della categoria ‘Eventi canori’
Scritto da carlo moretti
Non dite che non li conoscete o non li avete ancora sentiti! Perchè allora bisogna recuperare il tempo perso, anche se loro sostengono “Non fare MAI oggi quello che potresti fare domani!”
Frasi di questo tipo sono passate alla storia come: “L’occasione fa l’uomo ragno” e “Sono sempre i milioni che se ne vanno”…
Il gruppo dei FOLKABBESTIA, sono tra i migliori rappresentanti della cultura musicale di Bari.
Perfetto mix di folk (come appunto promette il loro nome), rock, ska e punk. Spaziando dalla Puglia all’Irlanda, dai Balcani alla Bretagna, vi porteranno in giro con un’allegria contagiosa provocata da sonorità originali e testi impregnati di ilarità e sarcasmo senza dimenticare l’impegno sociale, politico e l’amore per la propria terra.
Imperdibili le loro esibizioni live e inevitabili le sfrenate e travolgenti danze che coinvolgono l’intera piazza.
Da citare la loro impresa più famosa! Ebbene sì! Hanno anche realizzato un guiness dei primati cantando per 30 ore consecutive la stessa canzone “Styla Lollo Manna” battendo il precedente “Cara ti amo” di Elio e le Storie Tese.
Noti anche a Nord dello Stivale la loro fama inarrestabile ha raggiunto l’estero: Germania, Francia, Bosnia-Erzegovina.
La loro nascita risale al 1994 ma sono come il formaggio stagionato e col tempo migliorano.
Le vie del folk sono più o meno infinite, si sa, ma perché i gruppi folk di spicco in Italia si rifacciano soprattutto al folk irlandese è un po’ meno chiaro.
Noi sardi abbiamo una cultura folcloristica meno politicizzata, ma questo non significa che il live dei Folkabestia, non sia altrettanto godibile.
Un live raccomandato a chi ama il genere, che documenta la vitalità del gruppo e del suo pubblico durante concerti che sono feste, dove si finisce con il ballare mano nella mano con persone mai viste prima e di gente che ha bisogno di allegria e di sentirsi viva fuori da stanze illuminate al neon dove sgobba molte ore al giorno per pochi soldi.
“Oggi mi sento bene che domani non lavoro”, recitano i Folkabbestia nel Sabato del Villaggio,e deve essere ben strano cantare questo pezzo alle varie feste dell’Unità o dei lavoratori, “e tu bambina mia non stare lì con l’aria triste (…) che di doman non c’è certezza”.
Accidenti, che Lorenzo il Magnifico avesse scritto questa bellissima chiusa in previsione delle nevrosi di tutti i lavoratori precari d’Italia?
Allora cari amici, amanti del genere, ballerini improvvisati e a volte anche un po’ alticci con indosso la felpa scucita del Che, non perdete la speranza e neppure perdetevi questo favolosa serata. Vi appartiene quanto appartiene ai meravigliosi componenti del Gruppo XXL che anche quest’anno ha scelto la buona musica lontana dai soliti canoni commerciali che la rendono inutile e scialba.
La formazione ha subito numerosi cambiamenti, attualmente conta 6 elementi:
LORENZO “LOLLOMANNA” MANNARINI: chitarra e voce
FRANCESCO “CHECCO” FIORE: basso
NICOLA “NEGUS” DE LISO: batteria
FABIO “FOBBIO” LOSITO: violino
PIETRO “PIERO” SANTORO: fisarmonica
SIMONE “PITONE” MARTORANA: chitarra
suona con loro dal vivo: GIORGIO DISTANTE (tromba)
La discografia è rappresentata principalmente da:
L’appuntamento è per SABATO 31 LUGLIO 2010 alle ore 22,00 in piazza San Giovanni.
Il concerto è organizzato grazie alle quote dei soci del Gruppo XXL, con il patrocinio della Provincia di Sassari, del Comune di Chiaramonti , in collaborazione con la locale Pro Loco e l’Associazione culturale Sard Rock Café , oltre che con il contributo di amici e dei numerosi sponsor che continuano a credere nel progetto NOT(t)E d’Autore..
BUON FOLKABBESTIALE-DIVERTIMENTO.
Scritto da carlo moretti
Come promesso nel nostro articolo di circa 2 mesi fa:
http://www.ztaramonte.it/word/2009/11/ringraziamo-gli-amici-di-domodossola-per-lospitalita-ricevuta/
ai nostri amici di Domodossola, dove siamo stati ospiti il 7 e l’8 novembre scorso, abbiamo finalmente pubblicato una slide-show della due giornate, per accedervi cliccate sul link o sulla foto qui sotto.
Buona visione!
Scritto da carlo moretti
Scritto da carlo moretti
L’Associazione Culturale Coro “Boghes e Ammentos” di Ittiri il 27 Dicembre organiza la VII° Rassegna denominata “Cantigos de sos tres Res”; la manifestazione iniziera alle ore 19:00 partendo o dal piazzale antistante la chiesa San Francesco oppure all’inizio della piazza del Comune (Santa Rughe ), proseguirà in Corso Vittorio Emanuele verso l’ incrocio con via Marconi si concludera l’itinerante con 3-4-5 fermate d ‘intrattenimento con canti e balli al termine in parata si procede per via XXV Luglio diretti verso Il Teatro Comunale dove verso le ore 21 si iniziera lo spettacolo conclusivo da parte degli ospiti presenti che ci faranno compagnia. Insieme a noi Del Coro Boghes e Ammentos di Ittiri, ci saranno gli amici Del Coro Ortobene di Nuoro diretto dal grande Alessandro Catte, gli amici del Coro Maurizio Carta di Oristano, i nostri amici e vicini di casa il Gruppo Folk San Giorgio di Usini, gli amici del Gruppo San Lussorio di Borore e i nostri amici del Coro de Tzaramonte di Chiaramonti diretti dal M° Salvatore Moraccini.
L’Associazione Culturale Coro “Boghes e Ammentos” con la Rassegna “Cantigos de sos Tres Res”; Manifestazione di canti e balli itineranti,intende far conoscere e rivivere quella che era una pratica diffusa nella nostra comunità, durante le festività natalizie. In quel periodo infatti, persone che appartenevano alle famiglie più povere, andavano di casa in casa chiedendo del cibo, vestiario o quanto potesse essere loro utile, dal momento che si trattava di persone poverissime che vivevano in condizioni di disagio. Questa particolare “questua” si svolgeva proprio durante le festività natalizie e più precisamente dal 25 Dicembre, giorno della Natività, al 6 Gennaio, momento d’incontro fra i Magi e Gesù. Come mai in questo periodo? Occorre a tal fine considerare una delle caratteristiche del popolo sardo: l’orgoglio che lo identifica. Ciò faceva sì che l’indigente, pur trovandosi in condizioni di disagio non osava chiedere l’elemosina, ”pedire”, perchè ciò sarebbe stato estremamente umiliante e disonorevole. Ma durante il periodo natalizio, approfittando del fatto che le persone si mostrano più buone e disponibili, si iniziò pian piano a recarsi nelle case di più abbienti a raccogliere ciò che veniva donato, offrendo in cambio una benedizione, dei saluti un augurio senza il timore di venire considerati o definiti mendicanti, “pedidores”. Col passare del tempo una tale pratica, assume via via maggiori connotati di costume: all’aspetto che ne aveva dato il via, si vennero ad assimilare tutte quelle manifestazioni di gioia e festa che caratterizzano ancora oggi la Sardegna, e cioè i canti e balli improvvisati per le strade per accompagnare quasi il corso delle feste natalizie, e simbolicamente la cometa che richiama i Magi e ne guida la via sino all’incontro con Gesù. Attualmente si è perso l’uso di questa antica tradizione di cui è rimasto solo il tratto conclusivo come a Ittiri, e in alcuni centri del Logudoro, si usa infatti ricordare l’arrivo dei Magi nella notte tra il 5 e il 6 Gennaio (Epifania), con gruppi di cantori che si recano nelle case proponendo i canti tradizionali propri del periodo Natalizio che si sono conservati sino ai giorni nostri, al termine dei quali viene offerto a tutti da mangiare e da bere, in modo da salutare cosi tutti insieme le feste che se ne vanno.
Scritto da carlo moretti
Numerosa la presenza di fedeli nella collegiata di Domodossola, per seguire la Santa Messa accompagnata dai nostri canti religiosi tradizionali. Quando si canta, si prega due volte e Don Davide Gheza ha apprezzato tantissimo pur non capendo le parole, l’armonia sprigionata dalle voci del “Coro de Tzaramonte”. Il coro è stato ospite del Circolo sardo intitolato a Costantino Nivola, noto scultore apprezzato in tutto il mondo per le sue opere, ma purtroppo poco conosciuto nella sua terra.
Bisogna doverosamente spendere qualche riga per la Cattedrale dove ci è stata data la possibilità di cantare.
La collegiata di Domodossola sembra sia stata eretta prima dell’anno mille a ridosso delle mura del castello medioevale. Questa struttura fu demolita fra il 1450 e il 1460 per consentire l’ampliamento delle fortificazioni cittadine e la chiesa venne collocata nella sua attuale posizione. L’aspetto attuale deriva da tutta una serie di ristrutturazioni ed interventi; l’ultimo rifacimento generale è stato eseguito fra il 1793 e il 1812 su progetto dell’architetto Matteo Zucchi. La facciata fu invece completata solo nel 1954 su committenza dell’arciprete Luigi Pellanda. Sulla facciata è stato mantenuto il portale antico, terminato nel 1659, molto bello con copertura in piode e adornato da affreschi attribuiti a Fermo Stella da Caravaggio. Questo portale è stato anche dichiarato monumento nazionale.
L’interno della chiesa è composto da tre navate su 52 colonne. Il pavimento attuale in mosaico è stato posato nei primi anni del 900 in sostituzione del precedente in lastre di beola.
Naturalmente dopo la funzione non poteva mancare una grande festa sarda e un immenso pranzo, che per il numero delle portate si è protratto sino al tardo pomeriggio.
La sera precedente al nostro arrivo siamo stati subito invitati, dopo esserci sistemati nell’hotel, a visitare la sede del circolo, prima della cena consumata in un locale non molto distante, ma sempre gestito da nostri conterranei.
Come al solito abbiamo cantato in ambedue posti per dimostrare la nostra gratitudine, verso chi si è impegnato per rendere gradevole il nostro soggiorno nei due giorni di permanenza.
Voglio personalmente ringraziare Erminio e Pietro per l’amicizia dimostrata.
A breve pubblicheremo una fotogallery delle due giornate a Domodossola.
Scritto da carlo moretti
Domani, nel primo pomeriggio il “Coro de Tzaramonte” partirà per Brescia con destinazione finale Domodossola, ospitati dal circolo dei Sardi intitolato al pittore scultore Costantino Nivola. Il circolo costituitosi nel 2005 dopo diversi tentativi, è stato intitolato allo scultore di Orune nato nel 1911 e morto a Long Island il 6 maggio del 1988, in quanto le sue opere sono presenti in tutto il mondo. Di Costantino (Titinu) Nivola, è possibile leggere una biografia dettagliata a questo indirizzo:
Biografia di Costantino Nivola – http://www.museonivola.it/Uomo/Nivola05.html
Appuntamento principale, presso la Collegiata di Domodossola, una messa cantata in sardo, domenica 8 novembre alle 11:15, seguirà c/o il centro sociale, il pranzo sardo.
É la seconda trasferta in poco più di un mese per il “Coro de Tzaramonte”, presente anche alla festa d’autunno di Broni nei primi giorni di ottobre. Auguriamo un buon viaggio a questo gruppo, che ancora una volta si sposta per ben rappresentare Chiaramonti.
Anche ztaramonte.it, per qualche giorno sarà orfano di padre, mi raccomando affezionati lettori, fate buona guardia
Scritto da carlo moretti
Riprendiamo la pubblicazione di alcuni versi, trascritti dalle registrazioni eseguite a opera di amatori durante le gare. Purtroppo stavolta è stato possibile recuperare la trascrizione ma non la registrazione, tant’è vero che anche le “batorinas” non sono complete, mi scuso con i lettori appassionati ma mi sembrava giusto riportare lo stesso, un pezzo storico della poesia estemporanea sarda.
Buona lettura.
BATORINAS
1. Sozu
A la cantamos una batorina,
ma, Bortigale, non sias ostile:
a frusciare si frusciat in cuile
ue b’at crabas e robba elveghina.
Como cantamos una batorina.
2. Piredda
Tando cantamos una batorina,
sonende sa poética campana
a chie de frusciare tenet gana
su frusciu che li ‘essat in s’ischina.
Ja chi cherides una batorina.
3. Seu
Como cantamus una batorina,
ca no cheren a fagher sa finale:
pro fagher una gara in Bortigale
est mezu a bogare cotighina.
Como cantamus una batorina.
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