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Archivio della categoria ‘Poesia’

In sos marralzos de Su Sassu meu (de Bainzu Truddaju)

Scritto da carlo moretti

(a su giornalista e poeta Paulu Pillonca)

Cun arma a coddu e cartuccera in chintu

pius no m”idene in Su Sassu, [1] inue

antigamente fit famosu igue

su logu pro bandidos fentomados,

chi de sa Benemerita soldados

lis han bastante su “grillette” astrintu.

Cue Giuanne Fais bandidende

b’hat passizadu longos sessant’annos

cun treghentos bandidos cori mannos

de iras pro S’anglona e pro Caddura.

Tra sa crudelidade fea e dura

istaian disastros semenende.

Cue tra rundas de rios e nassas [2]

movian in sas puntas pius altas

mannos unturzos cun alas ispaltas

pri mortozos de omines barvudos

assoliende in terrinos ervudos, [3]

tra chentu e una isceras de carcassas …

Cussu logu de sambene e timidu,

in tottue connottu pro Su Sassu:

l’hap’ eo attraessadu a passu passu

cando fia ficchidu e fia forte.

Già chi como sa dura malasorte

m’ha a pèssimu puntu reduidu.

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Cantadores a poesia – Peppe Sozu, Antoni Piredda e Juanne Seu a Bortigali nel 1959 – Duinas.

Scritto da carlo moretti

Ecco un’altro scorcio della nostra storia poetica chiaramontese, un duello in versi fra prestigiosi poeti come il nostro Juanne Seu, Antonio Piredda e Peppe Sotgiu. Vi auguro buona lettura.

Bortigali 1959 PEPPE SOZU – ANTONI PIREDDA – JUANNE SEU

DUINAS

1. Sozu

. . . . . torradu su tenore

de duina faghimos unu giru

2. Piredda

Su tenore ja paret un’ammiru

chi presentat un’òrganu mazore.

3. Seu

Ma s’est purgadu totu su laore

como che frundiamus su chiliru.

4. Sozu

Tue già paris, Seu, in cust’isetu

ma ancora su trigu no est netu.

5. Piredda

E s’esserat su trigu inetziadu,

mi’, su chiliru non deves frundire.

6. Seu

Si nd’est fina su pópulu istracadu,

in su letu disizat a drommire. Leggi tutto »

Premiati i vincitori del concorso di poesia “Santu Mateu”, intitolato a Bainzu Cossiga “Su poete Cristianu” a 200 anni dalla sua nascita.

Scritto da carlo moretti

La cerimonia della premiazioni, avvenuta per gentile concessione del parroco Don Virgilio Businco nella parrocchia di San Matteo, è stata aperta con il saluto del sindaco Giancarlo Cossu e con la lettera di augurio inviata da Francesco Cossiga, ex Presidente delle Repubblica, senatore a vita e avo del poeta commerato con questo concorso a 200 anni dalla sua nascita. Ricordiamo infatti che Bainzu Cossiga, nacque a Chiaramonti nel 1809 e morì nel 1855 a soli 46 anni.

Francesco Cossiga nella sua lettera, ringrazia il sindaco per aver dedicato il concorso di poesia al suo bisnonno e per l’invito riservatogli, ma purtroppo per motivi di salute legati all’inizio della stagione autunnale deve rinunciare a presenziare alla premiazione.

La poetessa Maria Sale nelle vesti inedite di presentatrice, presenta la giuria, composta in buona parte da numerosi componenti del Premio Ozieri per la letteratura sarda, ringraziando quanti hanno aderito al concorso, al quale la giuria oltre la premiazione dei primi tre, ha riservato e consegnato a tutti una menzione, composta da una pergamena e da un cesto contenente prodotti locali e una “berritta”.

Maria Sale ha anche spiegato che l’idea del concorso, è maturata pian piano dopo la rassegna di poesia svolta l’anno precedente, proprio in occasione della festa di San Matteo, quando con Stefano Demelas hanno intrattenuto la piazza ,leggendo alcune poesie dei principali poeti chiaramontesi, e che Chiaramonti non è solo un paese di poeti, ma anche di “cantadores a chiterra”di elevato prestigio. Quindi il prof. Nicola Tanda, presidente della giuria del Premio Ozieri, ha intrattenuto i presenti con un breve discorso, avente per tema la letteratura italiana dei nostri giorni e l’importanza della poesia e dei concorsi come quello appena concluso.

Per ricordare alcuni versi del poeta cristiano, Marina Manghina e Stefano Demelas, hanno cantato “Su Babbu Nostru”, così come ricordato dai più anziani.

E’ seguita la premiazione, con la consegna delle menzioni e la premiazione delle due sezioni di poesia dedicate alla poesia sarda e alla poesia cantata, quest’ultima, è stato materiale per i cantadores a chiterra, Gianni Denanni e Cesare Dennani, accompagnati alla chitarra da Salvatore Cossu, che alla fine delle premiazioni hanno cantato alcuni versi dei poemi premiati.

Incisivo anche l’intervento a cavallo delle premiazioni delle due sezioni del prof. paolo Pillonca, ringraziando per il graditissimo invito e augurando agli organizzatori di andare avanti migliorando l’evento, non dimenticando di citare altri due grandi poeti chiaramontesi, che sono Juanne Seu e Bainzu Truddaju.

I vincitori del premio “Santu Matteu” sono stati proclamati infine, per la sezione “Poesia sarda”, Ignazio Sanna con la poesia “Mèngu di mari” e per la sezione “Poesia pro su cantigu”, Giovanni Sotgiu con la poesia “Solu a tie”.

I “Cantadores a chiterra” hanno alla fine cantato i versi delle poesie premiate nella sezione “Poesia pro su cantigu”.

Al termine della manifestazione l’assessore alla cultura  Marina Manghina, ha rivolto a  tutti quanti hanno collaborato, Ufitziu de sa limba sarda, Associazione Pro Loco, Comitadu Santu Mateu, Associazione Sard Rock Café e Fondazione del Banco di Sardegna, un sentito ringraziamento, con l’augurio di continuare con altre edizioni del concorso di poesia “Santu Mateu”.

Le foto e i video dei canti in RE per il primo e il secondo premio della sezione “Poesia pro cantare” sono disponibili cliccando a questo link.

Premiazione della 1ª edizione del “Premio di poesia e canto Santu Mateu”

Scritto da carlo moretti

Il comitato dei “Fedales ’58″, si prepara per i festeggiamenti del patrono San Matteo.

Scritto da carlo moretti

Ogni anno come ordina il calendario, la festa dedicata al patrono San Matteo, chiude tutte le feste estive iniziate con la festa campestre in onore di Santa Giusta.

Come ogni festa patronale che si rispetti, è indispensabile garantire il comitato per l’organizzazione dei festeggiamenti; quest’anno saranno i “Fedales” della classe 1958 ad accollarsi l’onere. Sono infatti diversi anni che la classe, anagraficamente parlando, arrivata al mezzo secolo di vita nell’anno precedente, si preoccupa di organizzare i festeggiamenti del patrono, una formula suggerita dall’ex parroco don Costantino Poddighe per via dell’assenza di comitati proprio per il festeggiamento del patrono.

Una cosa insolita, in quanto in tutti i luoghi la festa religiosa più importante dopo il “Corpus Domini” è appunto quella patronale e noi chiaramontesi tra l’altro, dovremo anche essere fieri di avere una parrocchia unica nella Sardegna; ci sono infatti altre chiese nell’isola titolate a San Matteo Apostolo Evangelista, ma solo a Chiaramonti San Matteo per così dire, la fa da Patrono.

Matteo, di professione esattore delle tasse, fu chiamato da Cristo ad essere uno dei dodici apostoli; la tradizione cristiana fin dal 200 lo ritiene anche uno dei quattro evangelisti, a lui si dovrebbe quindi la redazione dell’omonimo Vangelo in cui lo stesso viene chiamato anche Levi o il pubblicano. Viene raffigurato anziano e barbuto, ha come emblema un angelo che lo ispira o gli guida la mano mentre scrive il Vangelo. Spesso ha accanto una spada simbolo del suo martirio. Matteo non va confuso con l’apostolo quasi omonimo Mattia.
Levi, in quanto pubblicano, era membro di una delle categorie più odiate dal popolo ebraico. In effetti a quell’epoca gli esattori delle tasse pagavano in anticipo all’erario romano le tasse del popolo e poi si rifacevano come usurai tartassando la gente. I sacerdoti, per rispettare il 1° comandamento, vietavano al popolo ebraico di maneggiare le monete romane che portavano l’immagine dell’imperatore. I pubblicani erano quindi accusati di essere peccatori perché veneravano l’imperatore. Matteo è il patrono di banchieri, bancari, doganieri, guardie di finanza, cambiavalute, ragionieri, contabili ed esattori.
Gesù passò vicino a Levi e gli disse semplicemente Seguimi (Marco 2,14). E Matteo, alzatosi, lo seguì. Immediatamente Matteo tenne un banchetto a cui invitò, oltre a Gesù, un gran numero di pubblicani e altri pubblici peccatori.
Il nome Matteo, con il quale Levi è pure chiamato, vuol dire Dono di Dio. Alcuni suppongono che abbia cambiato il nome come una forma tipica dell’epoca, per indicare il cambiamento di vita (cf. Simone, poi Pietro, o Saulo, poi Paolo).
Secondo la tradizione della chiesa cattolica, Matteo è l’autore del primo vangelo ed è testimone oculare degli eventi raccontati.
Secondo alcune tradizioni, Matteo sarebbe morto in Etiopia. Le sue reliquie sarebbero state portate in Campania, nella Diocesi di Capaccio. Ritrovate sotto i Longobardi furono portate il 6 maggio 954 a Salerno, dove sono attualmente conservate nella cripta della cattedrale.


San Matteo è protettore della Guardia di Finanza.

FESTEGGIAMENTI RELIGIOSI:

  • dal 12 al 20 settembre, ore 18.00: Novena e Santa Messa
  • 18 settembre, ore 19.00: Celebrazione della Penitenza
  • 20 settembre,

ore 8.30 : Santa Messa in parrocchia

ore 18.30 : Santa Messa al castello con fiaccolata , animata dal coro parrocchiale

  • 21 settembre, (Solennità di San Matteo)

ore 8.30 : Santa Messa

ore 17.30 : Santa Messa presieduta da Don Sandro Piga, parroco di Nulvi e animata dal “Coro degli apostoli”

a seguire: processione per le vie del paese, con la partecipazione dei cavalieri a cavallo, del gruppo folk “Santu Matteu” e della banda musicale “Citta di Ploaghe”

FESTEGGIAMENTI CIVILI:

  • 13 settembre,

ore 17.30 : triangolare di calcio a undici “Trofeo San Matteo”, presso il campo sportivo comunale “Paris de Cunventu“. Parteciperanno: S.C. Chiaramonti – G.S. Laerru – Andrea Doria (con la collaborazione della Società Calcistica Chiaramonti)

  • 19 settembre,

a partire dalle ore 16.00, presso il castello dei Doria: Commemorazione “Bainzu Cossiga”, nel bicentenario della nascita del poeta chiaramontese.

a seguire: Premiazione della Prima edizione de Su Premiu de Poesia in Limba Sarda “Santu Matteu” – sezione poesia sarda e canto, con la partecipazione dei cantatori Gianni e Cesare Denanni e del chitarrista Salvatore Cossu.

  • 20 settembre,

ore 10.00 : Torneo di Morra , presso i locali dell’ex scuola media

ore 21.30 : Serata musicale con il gruppo CIAK, SI BALLA

  • 21 settembre,

ore 21.30 : Il grande varietà regionale con lo spettacolo

INCANTOS” con GIULIANO MARONGIU

nel corso della serata, si procederà alla premiazione dei vincitori dei vari tornei

Cantadores a poesia – Peppe Sozu, Antoni Piredda e Juanne Seu a Bortigali nel 1959 – Battorinas.

Scritto da carlo moretti

Riprendiamo la pubblicazione di alcuni versi, trascritti dalle registrazioni eseguite a opera di amatori durante le gare. Purtroppo stavolta è stato possibile recuperare la trascrizione ma non la registrazione, tant’è vero che anche le “batorinas” non sono complete, mi scuso con i lettori appassionati ma mi sembrava giusto riportare lo stesso, un pezzo storico della poesia estemporanea sarda.

Buona lettura.

BATORINAS

1. Sozu

A la cantamos una batorina,

ma, Bortigale, non sias ostile:

a frusciare si frusciat in cuile

ue b’at crabas e robba elveghina.

Como cantamos una batorina.

2. Piredda

Tando cantamos una batorina,

sonende sa poética campana

a chie de frusciare tenet gana

su frusciu che li ‘essat in s’ischina.

Ja chi cherides una batorina.

3. Seu

Como cantamus una batorina,

ca no cheren a fagher sa finale:

pro fagher una gara in Bortigale

est mezu a bogare cotighina.

Como cantamus una batorina.

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Concorso di poesia sarda- Comune di Chiaramonti

Scritto da carlo moretti

COMUNE DE TZARAMONTE

(PROVINTZIA DE TATARI)

Tzaramonte, 10 de Lampadas 2009

A sos poetes de Sardigna,

semus bonghende a pizu sa prima edizione de su Premiu de poesia in Limba sarda “Santu Mateu”, organizadu dai su Comune, dai sa “Pro Loco” e dai su Comitadu de Santu Mateu.

Pro ocannu su cuncursu benit intestadu a s’ammentu de Bainzu Cossiga, “su poete cristianu” de Tzaramonte, nàschidu in su 1809 e bènnidu mancu in su 1855, a s’edade de 46 annos.

Su premiu devet esser un’ocasione nòdida de abboju e de ammentu de sas cosas chi nos aunin dae “Cabu ‘e susu” a “Cabu ‘e josso”, totu fizos de una nadìa: sa Sardigna.

Su cuncursu at a esser fatu a cunfromma a su regulamentu chi sighit in custa mantessi fatzada.

Sa premiazione at a esser fata in Dominiga manzanu, su 20 de Cabidanni, in Tzaramonte. Sos interessados an a esser infrommados a tempus sou.

Amus a esser reconnoschentes si nos azis a onorare cun sa partetzipatzione e cun sa presentzia ostra.

A nos bider sanos

SU SINDIGU

Giancarlo Cossu

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