9
giu
2013
Domenica 16 giugno a Chiaramonti Loc. sa Funtanazza – FILIERA DELLA LANA
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9
giu
2013
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18
mag
2012
La chiesa di Santa Giusta detta anche de s’Abba (dell’acqua) o de Orria Pitzinna (del granaio piccolo, il nome della località in cui sorge) è una chiesa medievale dell’Anglona, situata nel comune di Chiaramonti, in provincia di Sassari, da cui dista circa sei chilometri.
La data della sua costruzione non è nota. La prima testimonianza scritta della sua esistenza è riportata in un documento del 1205, un atto con il quale la nobildonna Maria De Thori, zia di Comita I giudice di Torres e giovane vedova di Pietro de Maronju, la donò al priore generale dell’abbazia di San Salvatore di Camaldoli, insieme alla vicina chiesa di Santa Maria di Orria Pithinna (oggi Santa Maria Maddalena) con relativa dotazione di case, pascoli, vigne, animali e servi e ancelle, al fine di fondarvi due monasteri. Al priore e ai suoi successori, concesse, fra l’altro, la libera elezione dei rettori delle chiese donate e la deposizione dei monaci.
L’edificio ha pianta rettangolare a navata unica, con presbiterio rialzato e contrafforti esterni. La chiesa non ha particolare pregio artistico-architettonico, probabilmente a causa dei numerosi restauri che si sono susseguiti ad altrettanti atti di vandalismo: la data del 1790 riportata sul campanile potrebbe riferirsi ad uno di questi rifacimenti. Degna di nota è la presenza di una sorgente naturale e perenne che sgorga sotto al presbiterio, visibile attraverso una finestrella posta nei gradini del presbiterio stesso, la cui acqua scorre sotto il pavimento fin fuori dall’edificio. La convinzione che l’acqua di tale fonte avesse proprietà curative miracolose ha fatto della chiesa un centro di grande devozione popolare, come dimostrano le manifestazioni dei tanti fedeli che tradizionalmente, sino a pochi anni fa, percorrevano a piedi nudi il lungo tragitto dal paese di Chiaramonti fino alla chiesa e le centinaia di ex voto tutt’oggi conservati al suo interno.
Non passano inosservati, murati nella parete interna rivolta a settentrione, quattro teschi che, secondo una leggenda, apparterrebbero agli schiavi che seppellirono il tesoro della principessa Giusta e che poi lei stessa fece uccidere affinché non ne rivelassero l’ubicazione. È proprio a causa della leggenda del tesoro nascosto (su siddadu) che la chiesa venne sottoposta per diverse volte a gravi deturpamenti nell’ultimo dei quali, avvenuto nel 1894, fu distrutta gran parte della pavimentazione.
All’interno della chiesa si trova una reliquia attribuita alla santa, un pezzo d’osso del braccio della lunghezza di circa 15 cm, dichiarata insigne dall’arcivescovo. L’altare è di marmo ed è stato realizzato dallo scultore Giuseppe Sartorio nel 1895.
Nelle immediate vicinanze della chiesa, particolare interesse rivestono alcune rovine, pertinenti alla casa dell’eremitano e alle cumbessias, piccoli alloggi per i pellegrini ed i noveranti.
Una volta all’anno si svolgono i festeggiamenti a Santa Giusta ed in quell’occasione il luogo diventa oggetto di una importante festa campestre che richiama la popolazione di tutto il territorio. Sino a qualche anno fa dopo le funzioni religiose, gruppi di fedeli usavano cantare i gosos in onore della santa.
Ecco quanto è recensito in Wikipedia, l’enciclopedia libera.
19 maggi0 2012:
20 maggio 2012
19 maggio 2012
20 maggio 2012
29
feb
2012
E’ stata così colorata come la vedete in foto, la oramai tradizionale sfilata carnevalesca chiaramontese, con sette carri allegorici. Chiedo venia agli amici nulvesi con la Papamobile presente domenica, ma non sono riuscito a reperire una foto. Se qualcuno ne avesse una a disposizione si faccia avanti.
Un veliero, con una ciurma di tutto rispetto e tanti giovanissimi pirati pronti all’arrembaggio dei viveri preparati per la merenda (naturalmente con il permesso del capitano Jack Sparrow), una marea di topolini con rispettive fidanzate (minni), una banda di duri gansters pronti a far fumare le pistole e i mitra in compagnia di tante ragazze in abito da sera, un simpatico quanto fornitissimo carro di cibarie locali bene in vista e disponibili a tutti, il grosso cactus del programma “Colorado” (anche se Belen R. non si è vista), un toro pronto per l’atto finale della corrida e gli amici di Nulvi con la loro papamobile e prelati al seguito.
Una bella sfilata in “tono” come non si vedeva da anni, colorata e spensierata in barba, forse per non pensarci, alla crisi che in questi ultimi tempi sta stringendo la nostra nazione. E forse per esorcizare quella “monotonia” che non piace ai nostri politici, i chiaramontesi hanno dedicato la manodopera al carnevale per due serate di divertimento accolte in piazza, sempre con cibarie, frittelle e buon vino dalla Pro Loco di Chiaramonti e i suoi collaboratori.
Ottimo lavoro anche per la neonata Consulta Giovanile, che si è presa l’onere di organizzare le serate di ballo per i bambini all’ex scuola media e nella Sala Fontana, domenica e marterdì sera dopo la festa in piazza.
(E’ possibile vedere le foto a tutto schermo cliccando sopra le miniature)
18
gen
2012
Il SIFF (Surin International Festival Folclore) è una manifestazione nata nel gennaio 2006 e giunta oramai alla sua settima edizione. Proprio mentre scriviamo si sta svolgendo il festival che quest’anno si terrà dal 15 al 25 gennaio per noi nell’anno 2012 e in Thailandia nel 2555, ben 543 anni più avanti. Se poi consideriamo che il “Songran, il tradizionale Capodanno Thai cade all’incirca tra il 13 el il 15 aprile, è una festa religiosa che segna l’inizio dell’anno buddhista, ci troviamo proprio di fronte ad un altro calendario.
Il calendario Thai segue l’era buddhista pertanto il loro “l’anno domini” (che per noi è quello della nascita di Cristo) corrisponde secondo la tradizione al “Puttha Sakkaràt” ovvero l’anno della morte del Buddha. Secondo altre tradizioni invece all’introduzione della religione buddhista in Thailandia. Comunque il loro “conteggio dell’anno” attuale è di ben 543 anni avanti… quindi il nostro 2000 d.C. corrisponde al 2543 anno thailandese.
I quattro principali obiettivi sono i seguenti: Esibizione dei gruppi partecipanti dalle varie nazioni, Seminario Accademico Internazionale, Sfilata di moda dei paesi partecipanti, Canzoni, discorsi e dichiarazioni di pace per favorire la pace nel mondo
All’evento partecipano circa 200 persone provenienti da India, Italia, Cina, Myanmar, Vietnam, LaoPDR, Cambogia, Indonesia, Filippine, Sri Lanka, Stati Uniti, Israele, e la Tailandia.
L’Università della Surindra Rajabhat, in Provincia di Surin organizza e gestisce molto bene il magnifico e sorprendente Festival.
In questo posto, le delegazioni che provvengono quasi da tutto il mondo, partecipano interagendo fra loro e condividendo tutte le esperienze acquisite nel tempo.
I thailandesi hanno una sola forma di saluto, sawasdee (si pronuncia savasdì) che viene usata in qualsiasi momento del giorno. Nel pronunciare il saluto si usa fare il “vài” che consiste nel congiungere le mani vicino al petto (nei confronti di uguali o inferiori), vicino al mento nei confronti di superiori, e vicino alla fronte nei confronti di alte personalità o al cospetto del Buddha.
Sawasdee quindi, a tutti gli amici thailandesi e al nostro magnifico Gruppo Folk che porta in giro per il mondo il nome del nostro paese Chiaramonti.
9
ago
2011
6
lug
2011
Sabato prossimo a Chiaramonti, nella larga piana di Codina Rasa si svolgerà una delle ormai tradizionali sagre promossa dalla Pro Loco per presentare i prodotti della nostra terra e della principale economia che ancora resiste, anche se a stento, nel territorio del nostro paese: la Sagra della ricotta.
Parlare solo di ricotta per quanto saporita, sembrerebbe diminutivo nei confronti di tutti i prodotti latteo-caseari più pregiati, come il formaggio le perette ect., ma dobbiamo ricordare che in periodi più floridi per l’economia interna di Chiaramonti, tre caseifici si occupavano della lavorazione di quasi tutto il latte munto nei nostri ovili e i prodotti finali venivano perfino esportati in altri continenti.
Altri tempi, ci siamo fermati a riflettere sperando in una futura ripresa che però non è mai arrivata.
Il programma di sabato prossimo prevede l’apertura dei vari stands alle ore 17:00, dove oltre i vari prodotti caseari o dell’agricoltura, sarà possibile osservare la creatività nel plasmare vari materiali frutto della natura come ad esempio il sughero o ferro e rame lavorato da abili mani.
Seguirà alle ore 18:00 una dimostrazione che spiegherà ai presenti la lavorazione del latte a partire dalla mungitura fino alla preparazione della ricotta e dei vari alimenti a base di questo gustoso latticino.
Alle ore 20:00 tutti a tavola per la degustazione di vari piatti a base di ricotta. Durante la manifestazione, si potrà godere dell’esibizione dei “TURPHOS” DI OROTELLI con musica etnica e balli tradizionali
Naturalmente dopo aver mangiato, tutti potranno ascoltare o ballare, almeno i più virtuosi, dopo le ore 21:30 con la musica dal vivo.
A nome della Pro Loco vi auguriamo buon divertimento!