Chiaramonti, il portale delle vostre idee

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Cantigos de sos Tres Res

Scritto da carlo moretti

L’Associazione Culturale Coro “Boghes e Ammentos” di Ittiri il 27 Dicembre organiza la VII° Rassegna denominata “Cantigos de sos tres Res”; la manifestazione iniziera alle ore 19:00 partendo o dal piazzale antistante la chiesa San Francesco oppure all’inizio della piazza del Comune (Santa Rughe ), proseguirà in Corso Vittorio Emanuele verso l’ incrocio con via Marconi si concludera l’itinerante con 3-4-5 fermate d ‘intrattenimento con canti e balli al termine in parata si procede per via XXV Luglio diretti verso Il Teatro Comunale dove verso le ore 21 si iniziera lo spettacolo conclusivo da parte degli ospiti presenti che ci faranno compagnia. Insieme a noi Del Coro Boghes e Ammentos di Ittiri, ci saranno gli amici Del Coro Ortobene di Nuoro diretto dal grande Alessandro Catte, gli amici del Coro Maurizio Carta di Oristano, i nostri amici e vicini di casa il Gruppo Folk San Giorgio di Usini, gli amici del Gruppo San Lussorio di Borore e i nostri amici del Coro de Tzaramonte di Chiaramonti diretti dal M° Salvatore Moraccini.

L’Associazione Culturale Coro “Boghes e Ammentos” con la Rassegna “Cantigos de sos Tres Res”; Manifestazione di canti e balli itineranti,intende far conoscere e rivivere quella che era una pratica diffusa nella nostra comunità, durante le festività natalizie. In quel periodo infatti, persone che appartenevano alle famiglie più povere, andavano di casa in casa chiedendo del cibo, vestiario o quanto potesse essere loro utile, dal momento che si trattava di persone poverissime che vivevano in condizioni di disagio. Questa particolare “questua” si svolgeva proprio durante le festività natalizie e più precisamente dal 25 Dicembre, giorno della Natività, al 6 Gennaio, momento d’incontro fra i Magi e Gesù. Come mai in questo periodo? Occorre a tal fine considerare una delle caratteristiche del popolo sardo: l’orgoglio che lo identifica. Ciò faceva sì che l’indigente, pur trovandosi in condizioni di disagio non osava chiedere l’elemosina, ”pedire”, perchè ciò sarebbe stato estremamente umiliante e disonorevole. Ma durante il periodo natalizio,  approfittando del fatto che le persone si mostrano più buone e disponibili, si iniziò pian piano a recarsi nelle case di più abbienti a raccogliere ciò che veniva donato, offrendo in cambio una benedizione, dei saluti un augurio senza il timore di venire considerati o definiti mendicanti, “pedidores”. Col passare del tempo una tale pratica, assume via via maggiori connotati di costume: all’aspetto che ne aveva dato il via, si vennero ad assimilare tutte quelle manifestazioni di gioia e festa che caratterizzano ancora oggi la Sardegna, e cioè i canti e balli improvvisati per le strade per accompagnare quasi il corso delle feste natalizie, e simbolicamente la cometa che richiama i Magi e ne guida la via sino all’incontro con Gesù. Attualmente si è perso l’uso di questa antica tradizione di cui è rimasto solo il tratto conclusivo come a Ittiri, e in alcuni centri del Logudoro, si usa infatti ricordare l’arrivo dei Magi nella notte tra il 5 e il 6 Gennaio (Epifania), con gruppi di cantori che si recano nelle case proponendo i canti tradizionali propri del periodo Natalizio che si sono conservati sino ai giorni nostri, al termine dei quali viene offerto a tutti da mangiare e da bere, in modo da salutare cosi tutti insieme le feste che se ne vanno.

Chiaramontesi in festa con gli anziani sabato scorso a Casa Serena.

Scritto da carlo moretti

Sabato scorso si è tenuto il terzo appuntamento annuale degli artisti e gruppi chiaramontesi nell’istituto per anziani di “Casa Serena” a Sassari, organizzato dal cantautore chiaramontese Franco Sechi e dalla responsabile delle attività ludico-ricreative del centro per anziani, la dott.ssa Adele Loriga.

Presenti il “Coro de Tzaramonte”, i “cantadores a chitarra” Gianni Denanni e Antonio Porcu accompagnati dalla chitarra di Tore Matzau, il “Gruppo folk Santu Mateu”, il cantautore Franco Sechi, Tore Patatu nelle vesti di  presentatore ed abile intrattenitore .

Tutti a turno si sono esibiti nel loro tradizionale repertorio, raccogliendo consensi e applausi.

Quest’anno, la gradita sorpresa è stata l’aver visto e sentito i padroni di casa nelle vesti di coristi, che accompagnati dalla Maestra Laura Mamia, si sono esibiti per primi con due canti tradizionali in lingua sarda, “Sassari” e “Badde Lontana”.

Al termine l’assessore Marina Manghina prensente alla manifestazione, ha salutato e ringraziato  tutti per la calorosa accoglienza e l’ospitalità che ogni anno contradistingue gli anziani ospiti dell’istituto.

Ci auguriamo di continuare ad animare almeno una volta all’anno le serate degli ospiti di Casa Serena.

Alla prossima.

Ringraziamo gli amici di Domodossola per l’ospitalità ricevuta.

Scritto da carlo moretti

Numerosa la presenza di fedeli nella collegiata di Domodossola, per seguire la Santa Messa accompagnata dai nostri canti religiosi tradizionali. Quando si canta, si prega due volte e Don Davide Gheza ha apprezzato tantissimo pur non capendo le parole, l’armonia sprigionata dalle voci del “Coro de Tzaramonte”. Il coro è stato ospite del Circolo sardo intitolato a Costantino Nivola, noto scultore apprezzato in tutto il mondo per le sue opere, ma  purtroppo poco conosciuto nella sua terra.

Bisogna doverosamente spendere qualche riga per la Cattedrale dove ci è stata data la possibilità di cantare.

La collegiata di Domodossola sembra sia stata eretta prima dell’anno mille a ridosso delle mura del castello medioevale. Questa struttura fu demolita fra il 1450 e il 1460 per consentire l’ampliamento delle fortificazioni cittadine e la chiesa venne collocata nella sua attuale posizione. L’aspetto attuale deriva da tutta una serie di ristrutturazioni ed interventi; l’ultimo rifacimento generale è stato eseguito fra il 1793 e il 1812 su progetto dell’architetto Matteo Zucchi. La facciata fu invece completata solo nel 1954 su committenza dell’arciprete Luigi Pellanda. Sulla facciata è stato mantenuto il portale antico, terminato nel 1659, molto bello con copertura in piode e adornato da affreschi attribuiti a Fermo Stella da Caravaggio. Questo portale è stato anche dichiarato monumento nazionale.
L’interno della chiesa è composto da tre navate su 52 colonne. Il pavimento attuale in mosaico è stato posato nei primi anni del 900 in sostituzione del precedente in lastre di beola.

Naturalmente dopo la funzione non poteva mancare una grande festa sarda e un immenso pranzo, che per il numero delle portate si è protratto sino al tardo pomeriggio.

La sera precedente al nostro arrivo siamo stati subito invitati, dopo esserci sistemati nell’hotel, a visitare la sede del circolo, prima della cena consumata in un locale non molto distante, ma sempre gestito da nostri conterranei.

Come al solito abbiamo cantato in ambedue posti per dimostrare la nostra gratitudine, verso chi si è impegnato per rendere gradevole il nostro soggiorno nei due  giorni di permanenza.

Voglio personalmente ringraziare Erminio e Pietro per l’amicizia dimostrata.

A breve pubblicheremo una fotogallery delle due giornate a Domodossola.

Domani il “Coro de Tzaramonte” partirà alla volta di Domodossola, ospitato dal Circolo “Costantino Nivola”

Scritto da carlo moretti

Domani, nel primo pomeriggio il “Coro de Tzaramonte” partirà per Brescia con destinazione finale Domodossola, ospitati dal circolo dei Sardi intitolato al pittore scultore Costantino Nivola. Il circolo costituitosi nel 2005 dopo diversi tentativi, è stato intitolato allo scultore di Orune nato nel 1911 e morto a Long Island il 6 maggio del 1988, in quanto le sue opere sono presenti in tutto il mondo. Di Costantino (Titinu) Nivola, è possibile leggere una biografia dettagliata a questo indirizzo:

Biografia di Costantino Nivola – http://www.museonivola.it/Uomo/Nivola05.html

Appuntamento principale, presso la Collegiata di Domodossola, una messa cantata in sardo, domenica 8 novembre alle 11:15, seguirà c/o il centro sociale, il pranzo sardo.

É la seconda trasferta in poco più di un mese per il “Coro de Tzaramonte”, presente anche alla festa d’autunno di Broni nei primi giorni di ottobre. Auguriamo un buon viaggio a questo gruppo, che ancora una volta si sposta per ben rappresentare Chiaramonti.

Anche ztaramonte.it, per qualche giorno sarà orfano di padre, mi raccomando affezionati lettori, fate buona guardia

Un numeroso gruppo di chiaramontesi partecipano per il secondo anno consecutivo alla “Festa d’autunno 2009″

Scritto da ztaramonte

Lo scorso 3 e 4 ottobre scorso, il Comune di Chiaramonti rappresentato dall’assessore alla cultura e spettacolo, la Pro Loco Chiaramonti, il Gruppo Folck Santu Mateu e il Coro de Tzaramonte, hanno rappresentato nella cittadina di Broni nell’Oltrepo Pavese, la Sardegna e Chiaramonti.

Come lo scorso anno la Pro Loco ha portato con sè una buona scorta di prodotti locali, preparando anche una  degustazione a base di cicionedos, bollito di pecora e porcetto arrosto.

Il gemellaggio delle Pro Loco sembra stia danno i frutti dell’ottima collaboraborazione fra le due associazioni, al quale sembra essersi riunita anche quella del comune di Montalto Pavese un’altra cittadella delle colline Pavesi con circa 1000 abitanti.

Ci auguriamo di poter ospitare anche noi, in occasione di qualche manifestazione locale gli amici di questi comuni.

Stavolta per un imprevisto accorso proprio in quei giorni, non ho potuto partecipare personalmente a questa manifestazione, ma gli amici Francesco e Salvatore hanno svolto egregiamente la reportistica fotografica e nel ringraziarli, vi invito a cliccare qui per visionare l’ottimo lavoro svolto; essendo frutto di due fotocamere diverse, il lavoro di sistemazione temporale non è molto semplice, per cui vi ritroverete con alcune immagini simili ma viste da prospettive diverse.

Il comitato dei “Fedales ’58″, si prepara per i festeggiamenti del patrono San Matteo.

Scritto da carlo moretti

Ogni anno come ordina il calendario, la festa dedicata al patrono San Matteo, chiude tutte le feste estive iniziate con la festa campestre in onore di Santa Giusta.

Come ogni festa patronale che si rispetti, è indispensabile garantire il comitato per l’organizzazione dei festeggiamenti; quest’anno saranno i “Fedales” della classe 1958 ad accollarsi l’onere. Sono infatti diversi anni che la classe, anagraficamente parlando, arrivata al mezzo secolo di vita nell’anno precedente, si preoccupa di organizzare i festeggiamenti del patrono, una formula suggerita dall’ex parroco don Costantino Poddighe per via dell’assenza di comitati proprio per il festeggiamento del patrono.

Una cosa insolita, in quanto in tutti i luoghi la festa religiosa più importante dopo il “Corpus Domini” è appunto quella patronale e noi chiaramontesi tra l’altro, dovremo anche essere fieri di avere una parrocchia unica nella Sardegna; ci sono infatti altre chiese nell’isola titolate a San Matteo Apostolo Evangelista, ma solo a Chiaramonti San Matteo per così dire, la fa da Patrono.

Matteo, di professione esattore delle tasse, fu chiamato da Cristo ad essere uno dei dodici apostoli; la tradizione cristiana fin dal 200 lo ritiene anche uno dei quattro evangelisti, a lui si dovrebbe quindi la redazione dell’omonimo Vangelo in cui lo stesso viene chiamato anche Levi o il pubblicano. Viene raffigurato anziano e barbuto, ha come emblema un angelo che lo ispira o gli guida la mano mentre scrive il Vangelo. Spesso ha accanto una spada simbolo del suo martirio. Matteo non va confuso con l’apostolo quasi omonimo Mattia.
Levi, in quanto pubblicano, era membro di una delle categorie più odiate dal popolo ebraico. In effetti a quell’epoca gli esattori delle tasse pagavano in anticipo all’erario romano le tasse del popolo e poi si rifacevano come usurai tartassando la gente. I sacerdoti, per rispettare il 1° comandamento, vietavano al popolo ebraico di maneggiare le monete romane che portavano l’immagine dell’imperatore. I pubblicani erano quindi accusati di essere peccatori perché veneravano l’imperatore. Matteo è il patrono di banchieri, bancari, doganieri, guardie di finanza, cambiavalute, ragionieri, contabili ed esattori.
Gesù passò vicino a Levi e gli disse semplicemente Seguimi (Marco 2,14). E Matteo, alzatosi, lo seguì. Immediatamente Matteo tenne un banchetto a cui invitò, oltre a Gesù, un gran numero di pubblicani e altri pubblici peccatori.
Il nome Matteo, con il quale Levi è pure chiamato, vuol dire Dono di Dio. Alcuni suppongono che abbia cambiato il nome come una forma tipica dell’epoca, per indicare il cambiamento di vita (cf. Simone, poi Pietro, o Saulo, poi Paolo).
Secondo la tradizione della chiesa cattolica, Matteo è l’autore del primo vangelo ed è testimone oculare degli eventi raccontati.
Secondo alcune tradizioni, Matteo sarebbe morto in Etiopia. Le sue reliquie sarebbero state portate in Campania, nella Diocesi di Capaccio. Ritrovate sotto i Longobardi furono portate il 6 maggio 954 a Salerno, dove sono attualmente conservate nella cripta della cattedrale.


San Matteo è protettore della Guardia di Finanza.

FESTEGGIAMENTI RELIGIOSI:

  • dal 12 al 20 settembre, ore 18.00: Novena e Santa Messa
  • 18 settembre, ore 19.00: Celebrazione della Penitenza
  • 20 settembre,

ore 8.30 : Santa Messa in parrocchia

ore 18.30 : Santa Messa al castello con fiaccolata , animata dal coro parrocchiale

  • 21 settembre, (Solennità di San Matteo)

ore 8.30 : Santa Messa

ore 17.30 : Santa Messa presieduta da Don Sandro Piga, parroco di Nulvi e animata dal “Coro degli apostoli”

a seguire: processione per le vie del paese, con la partecipazione dei cavalieri a cavallo, del gruppo folk “Santu Matteu” e della banda musicale “Citta di Ploaghe”

FESTEGGIAMENTI CIVILI:

  • 13 settembre,

ore 17.30 : triangolare di calcio a undici “Trofeo San Matteo”, presso il campo sportivo comunale “Paris de Cunventu“. Parteciperanno: S.C. Chiaramonti – G.S. Laerru – Andrea Doria (con la collaborazione della Società Calcistica Chiaramonti)

  • 19 settembre,

a partire dalle ore 16.00, presso il castello dei Doria: Commemorazione “Bainzu Cossiga”, nel bicentenario della nascita del poeta chiaramontese.

a seguire: Premiazione della Prima edizione de Su Premiu de Poesia in Limba Sarda “Santu Matteu” – sezione poesia sarda e canto, con la partecipazione dei cantatori Gianni e Cesare Denanni e del chitarrista Salvatore Cossu.

  • 20 settembre,

ore 10.00 : Torneo di Morra , presso i locali dell’ex scuola media

ore 21.30 : Serata musicale con il gruppo CIAK, SI BALLA

  • 21 settembre,

ore 21.30 : Il grande varietà regionale con lo spettacolo

INCANTOS” con GIULIANO MARONGIU

nel corso della serata, si procederà alla premiazione dei vincitori dei vari tornei

Sardegna ben rappresentata in Belgio dalla Pro Loco di Chiaramonti, il Gruppo folk Santu Mateu e i Cori chiaramontesi.

Scritto da carlo moretti

Sono state tre giornate dure per la delegazione chiaramontese arrivata in Belgio lo scorso giovedì 14 e guidata dalla Pro Loco di Chiaramonti, costretta a rivedere i programmi in corso d’opera per alcune problematiche logistiche e d’organizzazione.

Anche questa volta l’abile presidente Sandro Unali ha saputo risolvere e districarsi fra le varie difficoltà sopraggiunte al momento. Per questo i circa 130 partecipanti hanno ringraziato anche il comitato della Pro Loco che ha lavorato per tre giorni quasi incessantemente.

La prima sera dopo l’arrivo all’aeroporto di Charleroi (Bruxelles), siamo stati accompagnati per la consegna degli alloggi con dei servizi di navetta messi a disposizione dai circoli “Sardi del Borinage” e “Su Nuraghe” di Flenu, a seguire siamo stati ospiti, come avrete potuto osservare dalle foto che ho inserito dal Belgio stesso, nel circolo “Sardi del Borinage”, presidente il nostro compaesano Carlo Murgia, per la prima cena conviviale preparata dalle cordiali signore del “Borinage”, non prima d’aver consumato un ampio aperitivo al bar del circolo stesso.

Dopo una mattinata libera passata a visitare Mons, (non è stato possibile visitare Bruges o Bruxelless per via dell’agitazione dei sindacati dei trasporti locali), nel pomeriggio del venerdì ci siamo spostati a Flenu per commemorare con una messa i defunti chiaramontesi morti in terra belga ed in particolare Pietro canu e Giuseppe Caccioni. La messa concelebrata con il parroco di Flenu dal nostro don Virgilio Businco, è stata animata con i canti del coro parrocchiale e del coro “Sos Apostulos”. Per l’occasione siamo stati raggiunti da una delegazione dell’amministrazione del Comune di Chiaramonti capeggiata dal Sindaco Giancarlo Cossu. La cena, anche qui dopo un abbondante aperitivo presso il bar del circolo, è stata preparata dal  comitato della Pro Loco e servita nel salone del circolo “Su Nuraghe” presieduto da un’altro nostro compaesano, Ottavio Soddu.

Una bella giornata di sole, accompagnata senza mai mancare durante tutto il nostro soggiorno in Belgio da momenti di pioggia repentina e schiarite, ha caratterizzato la giornata di sabato 16, dove la Pro Loco, i Cori, il Gruppo folk Santu Mateu e il cantante Franco Sechi secondo il programma prestabilito si sono esibiti, ognuno nelle proprie specialità nell’ampio capannone mobile, montato in un immenso parco verde per la festa dell’Esercito Italiano alla base NATO di Maisieres.

La Pro Loco con i cuochi oramai veterani in manifestazioni di questo tipo, hanno preparato numerosi pasti distribuiti con un veloce self service, a base di pasta nel sugo di pecora (ciccioneddos), pecora in umido, pane (spianata sarda) e bibita, riscuotendo un ampio gradimento dei presenti.

In base alla scaletta predisposta, sia al mattino che al pomeriggio si sono alternati nell’ampio palco i gruppi (cori e balletto) e il cantante Franco Sechi. Tutti hanno riscosso scoscianti applausi.

Non molto lontano, fra gli stands delle varie regioni italiane presenti alla manifestazione, lo stands per la Sardegna preparato dalla Pro Loco ha riscosso un discreto successo vendendo molte delle specialità arrivate con noi dall’isola, come formaggio, vini e salumi. Una giornata da incorniciare del nostro soggiorno in Belgio. Nel tardo pomeriggio, prima della conclusione della manifestazione, il Coro Sos Apostulos ha visitato alcuni degli stands soffermandosi a cantare alcune canzoni del proprio repertorio riscuotendo ancora una calorosa approvazione dei presenti.

Nella mattinata , il presidente della provincia di Sassari Alessandra Giudici, il sindaco Giancarlo Cossu, il vicesindaco Giuseppe Michienzi e il consigliere Marcello Brundu hanno incontrato il sindaco di Mons, il presidente delle provincia di Hainaut e il comandante della base N.A.T.O. .

La serata del sabato si è conclusa nel complesso minerario abbandonato “Site du Levant” dove il circolo “Su Nuraghe” di Flenu ha offerto la cena comunitaria a tutti i partecipanti all’avventura chiaramontese in Belgio.

Il mattino della domenica, ha visto protagonisti i due cori nella cattedrale di Mons, dove alla presenza della delegazione rappresentante l’amministrazione di Chiaramonti e del presidente della provincia di Sassari accompagnata dal direttore generale Ezio Schintu, il nostro parroco don Virgilio Businco, ha concelebrato con il parroco della cattedrale, una messa solenne animata quasi interamente dal coro Parrocchiale, dal coro “Sos Apostulos” e dal repertorio in lingua sarda. A colorare la celebrazione, una rappresentanza in costume del Gruppo folk Santu Mateu de Tzaramonte.

Al termine della funzione, i presenti si sono trasferiti tutti nel complesso minerario “Site du Levant” ,dove la Pro Loco ha organizzato una grande festa per tutti gli emigrati arrivati persino dalla vicina Francia.

Nelle cucine adiacenti al grande salone che un tempo era adibito ad officina, i cuochi della Pro Loco non senza difficoltà dovute a piccole problematiche, hanno dato prova della loro abilità, preparando circa 700 pasti e distribuendoli ai presenti con l’aiuto dei Coristi e dei componenti del Gruppo folk. I presenti hanno apprezzato il pasto preparato con i prodotti arrivati dalla Sardegna a base di “ciccioneddos”, pecora bollita e gli antipasti a base di salsiccia, formaggio e ricotta mustia. Non è mancata neanche la tradizionale spianata  e vino imbottigliato nelle cantine sarde.

Ancora una volta dobbiamo tributare alla Pro Loco di Chiaramonti e a quanti hanno collaborato con essa, un successone, stavolta anche in terra straniera diventata per molti di nostri compaesani, seconda patria.

Ai sardi però non basta avere una terra che li ospiti e offra loro una perfetta integrazione, il loro cuore e la loro mente è sempre rivolta alla piccola isola che per tanti ha dato i primi natali e le prime primavere. Così abbiamo incontrato tante persone che quando possono, rientrano a Chiaramonti per un breve ma intenso periodo di vacanza estiva., persone che abbiamo salutato alla nostra partenza, non senza un minimo di emozione.

Nel pomeriggio il Coro Sos Apostulos e i componenti del Gruppo folk, hanno indossato di nuovo i costumi chiaramontesi  per animare insieme al cantautore Franco Sechi e il Gruppo folk locale “Su Nuraghe”, la serata tra canti e balli continuati fino a tarda serata. Numerosi gli applausi per il Coro, i Gruppi folk e Franco Sechi.

Per l’occasione, la Pro Loco ha voluto premiare i tre chiaramontesi più anziani partiti per il Belgio negli anni ’40 e ’50, Costantino Manchia, Gavinuccio Soddu e Maria Carboni.

Finiti gli impegni istituzionali, per chi non era già ripartito in mattinata da Francoforte, la giornata del lunedì 18, era libera e a disposizione di chi e come desiderasse organizzarla. Chi come me ha accolto l’invito del viaggio in bus alla città di Bruges, ha scoperto nelle Fiandre un autentico museo aperto, conservato in modo originale e romantico.

Abbiamo potuto osservare le specialità di Bruges, i pizzi e i merletti, l’antiquariato, il cioccolato, le praline, e naturalmente una birra eccezionale. Tutta la città, con i suoi canali, il Beghinaggio e il lago d’amore “Minnewater”, è un’oasi di pace e un dolce invito a una vacanza a due romantica e serena. Come l’abbiamo definita prima, Bruges è un “autentico museo all’aperto”, è uno scrigno di tesori antichi e moderni in attesa dello sguardo compiaciuto e attonito del visitatore che li scopre.

Potrete ripercorrere a tratti, la nostra visita alla cittadella di Bruges nelle foto del quinto giorno, che per  gran numero abbiamo dovuto dividere in quattro parti diverse.

La sera al rientro, dopo aver cenato in ristorante a Mons, abbiamo visitato il locale del nostro amico Antonio Dettori, residente a Mons da una vita, che ci ha ospitato nel suo bellissimo locale, mostrandoci quanto porti la Sardegna nel cuore senza scordarla in usi e tradizioni. Un vero sardo-belga che ringraziamo con cuore per l’amicizia profusa nei nostri confronti.

Il martedì 19, è giorno di partenza e rientro a Chiaramonti per il gruppo più numeroso dei chiaramontesi, ritorniamo verso la nostra amata terra isolana che già ci mancava, non voglio pensare con l’animo di chi, per esigenze di lavoro ed economiche, sarà costretto per tanto tempo a rimanere in una terra che l’accoglie ma non è la propria patria. Alcuni per via dell’evoluzione generazionale, non se la sentono di rientrare neanche per la pensione, i figli e i nipoti oramai si sentono quasi belgi e non vogliono dividere la famiglia.

Voglio ringraziare quanti in questi giorni, si sono prodigati con tanti sacrifici e sforzi per rendere migliore il nostro soggiorno in Belgio, in particolare Luca Truddaiu, Augusto Spanu, Leonardo Secci e Franco Fenu (Cincinnato). Quest’ultimo pur non facendo parte dell’organizzazione, ha messo ha disposizione mezzi e supporto per la buona riuscita di questo grande evento chiaramontese organizzato dalla Pro Loco di Chiaramonti.

La Pro Loco chiaramontese ringrazia tutti gli allevatori che hanno offerto le pecore utilizzate per la preparazione dei pasti nei giorni della manifestazione in Belgio.

Il Generale della base NATO di Maisieres ringrazia tutti i partecipanti alla festa italiana e gli emigrati ringraziano per le due giornate, alla base NATO e al complesso mineraio del “Site du Levant”, per la qualità del lavoro svolto dal magnifico gruppo che compone il Comitato della Pro Loco.

Naturalmente la Pro Loco ringrazia con un abbraccio gli emigrati, perchè se tutto è andato per il meglio, è anche grazie alla loro partecipazione.

Grazie a tutti!

È possibile ingrandire le immagini cliccando sulla miniatura.

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