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Il comitato dei “Fedales ’58″, si prepara per i festeggiamenti del patrono San Matteo.

Scritto da carlo moretti

Ogni anno come ordina il calendario, la festa dedicata al patrono San Matteo, chiude tutte le feste estive iniziate con la festa campestre in onore di Santa Giusta.

Come ogni festa patronale che si rispetti, è indispensabile garantire il comitato per l’organizzazione dei festeggiamenti; quest’anno saranno i “Fedales” della classe 1958 ad accollarsi l’onere. Sono infatti diversi anni che la classe, anagraficamente parlando, arrivata al mezzo secolo di vita nell’anno precedente, si preoccupa di organizzare i festeggiamenti del patrono, una formula suggerita dall’ex parroco don Costantino Poddighe per via dell’assenza di comitati proprio per il festeggiamento del patrono.

Una cosa insolita, in quanto in tutti i luoghi la festa religiosa più importante dopo il “Corpus Domini” è appunto quella patronale e noi chiaramontesi tra l’altro, dovremo anche essere fieri di avere una parrocchia unica nella Sardegna; ci sono infatti altre chiese nell’isola titolate a San Matteo Apostolo Evangelista, ma solo a Chiaramonti San Matteo per così dire, la fa da Patrono.

Matteo, di professione esattore delle tasse, fu chiamato da Cristo ad essere uno dei dodici apostoli; la tradizione cristiana fin dal 200 lo ritiene anche uno dei quattro evangelisti, a lui si dovrebbe quindi la redazione dell’omonimo Vangelo in cui lo stesso viene chiamato anche Levi o il pubblicano. Viene raffigurato anziano e barbuto, ha come emblema un angelo che lo ispira o gli guida la mano mentre scrive il Vangelo. Spesso ha accanto una spada simbolo del suo martirio. Matteo non va confuso con l’apostolo quasi omonimo Mattia.
Levi, in quanto pubblicano, era membro di una delle categorie più odiate dal popolo ebraico. In effetti a quell’epoca gli esattori delle tasse pagavano in anticipo all’erario romano le tasse del popolo e poi si rifacevano come usurai tartassando la gente. I sacerdoti, per rispettare il 1° comandamento, vietavano al popolo ebraico di maneggiare le monete romane che portavano l’immagine dell’imperatore. I pubblicani erano quindi accusati di essere peccatori perché veneravano l’imperatore. Matteo è il patrono di banchieri, bancari, doganieri, guardie di finanza, cambiavalute, ragionieri, contabili ed esattori.
Gesù passò vicino a Levi e gli disse semplicemente Seguimi (Marco 2,14). E Matteo, alzatosi, lo seguì. Immediatamente Matteo tenne un banchetto a cui invitò, oltre a Gesù, un gran numero di pubblicani e altri pubblici peccatori.
Il nome Matteo, con il quale Levi è pure chiamato, vuol dire Dono di Dio. Alcuni suppongono che abbia cambiato il nome come una forma tipica dell’epoca, per indicare il cambiamento di vita (cf. Simone, poi Pietro, o Saulo, poi Paolo).
Secondo la tradizione della chiesa cattolica, Matteo è l’autore del primo vangelo ed è testimone oculare degli eventi raccontati.
Secondo alcune tradizioni, Matteo sarebbe morto in Etiopia. Le sue reliquie sarebbero state portate in Campania, nella Diocesi di Capaccio. Ritrovate sotto i Longobardi furono portate il 6 maggio 954 a Salerno, dove sono attualmente conservate nella cripta della cattedrale.


San Matteo è protettore della Guardia di Finanza.

FESTEGGIAMENTI RELIGIOSI:

  • dal 12 al 20 settembre, ore 18.00: Novena e Santa Messa
  • 18 settembre, ore 19.00: Celebrazione della Penitenza
  • 20 settembre,

ore 8.30 : Santa Messa in parrocchia

ore 18.30 : Santa Messa al castello con fiaccolata , animata dal coro parrocchiale

  • 21 settembre, (Solennità di San Matteo)

ore 8.30 : Santa Messa

ore 17.30 : Santa Messa presieduta da Don Sandro Piga, parroco di Nulvi e animata dal “Coro degli apostoli”

a seguire: processione per le vie del paese, con la partecipazione dei cavalieri a cavallo, del gruppo folk “Santu Matteu” e della banda musicale “Citta di Ploaghe”

FESTEGGIAMENTI CIVILI:

  • 13 settembre,

ore 17.30 : triangolare di calcio a undici “Trofeo San Matteo”, presso il campo sportivo comunale “Paris de Cunventu“. Parteciperanno: S.C. Chiaramonti – G.S. Laerru – Andrea Doria (con la collaborazione della Società Calcistica Chiaramonti)

  • 19 settembre,

a partire dalle ore 16.00, presso il castello dei Doria: Commemorazione “Bainzu Cossiga”, nel bicentenario della nascita del poeta chiaramontese.

a seguire: Premiazione della Prima edizione de Su Premiu de Poesia in Limba Sarda “Santu Matteu” – sezione poesia sarda e canto, con la partecipazione dei cantatori Gianni e Cesare Denanni e del chitarrista Salvatore Cossu.

  • 20 settembre,

ore 10.00 : Torneo di Morra , presso i locali dell’ex scuola media

ore 21.30 : Serata musicale con il gruppo CIAK, SI BALLA

  • 21 settembre,

ore 21.30 : Il grande varietà regionale con lo spettacolo

INCANTOS” con GIULIANO MARONGIU

nel corso della serata, si procederà alla premiazione dei vincitori dei vari tornei

Festa campestre in onore della nostra Patrona degli automobilisti: Santa Giusta

Scritto da carlo moretti

Come ogni anno, nel giorno dell’Ascensione, Chiaramonti festeggia uno dei Santi al quale siamo più devoti: Santa Giusta Patrona degli automobilisti.

Quest’anno il comitato è composto dai fedales della classe 1968, che hanno voluto impegnarsi per la riuscita dei festeggiamenti con il raggiungimento dei loro “primi” quarant’anni.

Mi scuso personalmente con il comitato e i nostri lettori, se pubblico in ritardo il programma dei festeggiamenti, ma la manifestazione in Belgio ha portato via molto spazio nel nostro sito.

  • Programma religioso

Sabato 23 Maggio:

ore 11:00 – S. Messa nella chiesa campestre di Santa Giusta

ore 18:00 – S. Messa animata dal Coro Parrocchiale,  a segiire corteo automobilistico

Domenica 24 Maggio:

ore 8:30 – S.Messa nella Parrocchia di S.Matteo

ore 10:30 – Partenza del corteo vs chiesetta campestre di Santa Giusta

ore 11:00 – S. Messa animata dal Coro “Sos Apostulos” di Chiaramonti

ore 18:00 – S. Messa

  • Programma civile

Sabato 23 Maggio:

ore 13:00 – Pranzo per tutti offerto dal Comitato

ore 16:00 – Aero Club “I Grifoni”, esibizione di parapendio con possibilità prova di volo in biposto

ore 22:00 – Musica dal vivo con Fabietto

ore 22:30 – Maria Luisa Congiu in concerto

Domenica 24 Maggio:

ore 17:00 – 1° Triangolare di Calcio a 11Cat. Mini (Chiaramonti – Sedini – Ossese)

ore 22:00 – Lucianu Pigliaru in concerto

A Chiaramonti i tradizionali riti della Settimana Santa entrano nel vivo – Pasqua 2009.

Scritto da carlo moretti

“…e viene il mattino, un mattino più luminoso: con una sola parola “Seguimi!”. Gesù cambia la vita di Matteo e ne fa un pescatore di uomini, attento al ‘mare’ della vita, alla Verità da salvare ed alle ipocrisie da affondare”.

Una bellissima riflessione sulle parole di Gesù, una ma importante: “Seguimi”

Stasera a Chiaramonti, dopo la messa animata dal Coro degli Apostoli, si è ripercorsa la via dell’ultima Passione di Gesù e in una maniera insolita rispetto agli altri anni. Un numeroso gruppo di ragazzi in veste di figuranti, ha preparato e inscenato, insieme al Parroco (Don Virgilio Businco),  dopo un sommario processo al cospetto di Pilato (Andrea Soddu), per la prima volta nelle vie del paese e in notturna, un calvario vivente, composto dal Cristo (Manuel Casella) con la Croce sulle spalle, le Pie donne, i romani, Simone di Cirene (Gabriele Casu) pronto a portare la Croce sulle sue spalle,  gli immancabili Apostoli veterani della tradizionale Settimana Santa e i Cori, Parrocchiale e degli Apostoli diretti dal M° Salvatore Moraccini per animare con canti sacri e tradizionali le 14 stazioni.

Dalla chiesa parrocchiale, quasi palcoscenico naturale per il processo con Pilato si sono mossi i protagonisti delle vicende evangeliche, prima attraverso la via San Matteo poi dopo la sosta con una stazione in piazza Republica è iniziata la tiepida salita di via della Resistenza, via San Giovanni, per arrivare percorrendo e soffermandosi nelle varie stazioni di Piazza Indipendenza e Piazza San Luigi, alla ripida ascesa al monte San Matteo visto dai partecipanti come un vero e proprio Golgota. Uno dei monti rimasto più a cuore ai chiaramontesi perchè conservano ancora i ruderi della ex parrocchiale abbandonata nel 1888 a favore della chiesa attuale e indicato da tutti come “il castello”.

Lì si è consumato il momento culminante dell’intera rappresentazione, la crocifissione, la deposizione e la sepoltura , seguito dai figuranti e dai fedeli che accompagnavano il corteo. A leggere le riflessioni ad ogni stazione erano presenti il Prof. Giovanni Soro e Maria Sale poetessa chiaramontese.

Non mancherà la curiosità, a chi capiterà di leggere queste righe, perchè la via Crucis il mercoledì e non il venerdì Santo, il giorno della morte del Cristo. La risposta è semplice, tradizionalmente Chiaramonti celebra il venerdì Santo “S’Iscravamentu”, cioè la deposizione del Cristo dalla Croce dopo l’avvenuto “Incravamentu” del mattino alle ore 9:00, ora in cui il Cristo viene crocifisso.

Così alla presenza dell’Addolorata il venerdì, due dei discepoli di Gesù, Giuseppe di Arimatea e Nicodemo schiodano Gesù dalla Croce e ne depongono il corpo in una lettiga ornata di fiori, gli stessi che nella notte tra il sabato e la domenica di Pasqua servivano una volta ai giovani, per manifestare il loro amore alle giovani amate.

Concludo con un’altra piccola riflessione, augurandomi e augurandovi di poter ancora documentare così in modo repentino gli eventi di questa Settimana Santa.

“Nessuna notte dura allora per sempre: ecco che cosa insegna la Passione di Cristo; perchè ancora una volta la croce, sospesa tra la terra ed il cielo, invita gli uomini a guardare in alto, a sollevarsi dai propri egoismi, dalle proprie menzogne, dai propri pregiudizi, dalla paura della morte. La notte è vinta, infatti, dalla luce del mattino della resurrezione. Ed il mattino è già visibile su quella croce: “oggi stesso tu sarai con me in Paradiso”

Per il servizio fotografico ringraziamo Giovanni Fenu che generosamente ha collaborato per la stesura della foto-Gallery. (Cliccare qui per accedervi)

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