Scritto da carlo moretti
Martedì 9 giugno alle 19:00, presso l’ormai collaudata corte del Centro di Aggregazione Sociale, l’Istituto Comprensivo di Nulvi F. Pais e Serra, sezione assoc. di Chiaramonti, ha proposto la storicizzazione e i risultati delle attività realizzate quest’anno dalla scuola, nell’ambito del progetto “Il nostro mondo“, coordinato dalla Prof.ssa Marinella Sacchetti.
Il progetto ha proposto ai ragazzi delle diverse età di Chiaramonti, frequentanti i vari livelli di ordine scolastico, un approccio multiculturale verso il mondo: di conoscenza, di accoglienza, solidarietà e legalità. Ha inoltre favorito la continuità nei tre ordini scolastici e ha visto la collaborazione di tutti gli organi: istituzionali, sociali ed educativi del paese, come la Scuola, il Comune, la Pro Loco, la collaborazione dei genitori e delle associazioni come la Sard Rock Cafè.
La serata si è aperta con il saluto del Dirigente Scolastico dell’Istit. Comprensivo di Nulvi, Dott.ssa M.P. Teresa Useri e della Prof.ssa M. Sacchetti, che hanno presentato il lavoro svolto, reso disponibile con filmati multimediali, foto e disegni oltre che lavori preparati nei laboratori della scuola: informatico, artistico grafico-pittorico, di musica.
I vari filmati multimediali hanno percorso la finalità del progetto, teso a favorire lo sviluppo della propria identità culturale e spirituale, promuovere la capacità di rilevare l’interdipendenza tra la propria identità e l’identità culturale del contesto sociale in cui si vive, riconoscere in sè stessi e negli altri “talenti “ nel confronto e nel dialogo, interiorizzare il nucleo centrale del messaggio cristiano, sensibilizzare e preparare al dialogo con altri modelli culturali, sensibilizzare alla pace e alla solidarietà riconoscendo nell’accoglienza e nella condivisione segni di civiltà e progresso, valorizzare le tradizioni civili e religiose del territorio, favorire la comunicazione fra scuola e famiglia in un processo di reale, concreta collaborazione e condivisione dove i genitori vengono chiamati a partecipare attivamente, favorire il dialogo e la collaborazione con le Istituzioni locali , come Enti educativi, cogliere gli elementi ricorrenti nel contesto ambientale rappresentato e decodificarne i significati simbolici, riconoscere lo stereotipo culturale e confrontarsi con esso in una prospettiva di crescita cognitiva, psicologica, relazionale.
Tramite la visione del lavoro svolto, è stato possibile comprendere come gli alunni ,di vario ordine e grado, siano stati accompagnati in un cammino di conoscenze, abilità e atteggiamenti diversi a seconda del grado di istruzione e a volte anche ricchi di attività comuni per le classi ponte ( scuola dell’infanzia e primaria oppure primaria e secondaria).
Tutte hanno contribuito a una parte comune del progetto che riguardava la “Multiculturalità e il dialogo interreligioso”; progetto nato per promuovere l’insegnamento alla convivenza in una società multietnica, multiculturale, multireligiosa.
La società odierna vive in una prospettiva non solo europea ma addirittura mondiale: la globalizzazione, “i migrantes” (rifugiati, profughi …) colorano la vita attuali di saperi, sapori, colori diversi e non sempre questa “diversità” viene accolta e accettata. Le forme di razzismo dolorose di ieri persistono nell’oggi ed investono la gioventù nonostante il gran parlare di diritti umani, di solidarietà e condivisione.
Questo progetto nasce dal fatto che nel plesso di Chiaramonti non ci siano, nella realtà scolastica (come nella realtà sociale) la possibilità di incontrare la diversità culturale, e quindi si propone (in vista della prosecuzione degli studi superiori) la preparazione ad un approccio “umano, civile, legalitario, solidale” con la realtà sociale che troveranno al di fuori del paese. Preparare gli alunni non solo a vivere ma soprattutto a pensare multiculturale. Si è voluto coinvolgere prima di tutto gli alunni e le loro famiglie ma anche gli enti e le associazioni che operano nel territorio, nella provincia e il Comune stesso. È stata un occasione per costruire una reale continuità pedagogica e didattica tra i vari ordini di scuola presenti nel territorio: incontro e laboratorio dei ragazzi, dall’infanzia alla secondaria di primo grado; incontro e collaborazione tra le equipe pedagogiche.
L’intervento didattico, anche in forma ludica, è stato finalizzato al riconoscimento del valore e della dignità di ogni soggetto umano che costituisce il criterio di orientamento per la convivenza e per la costruzione di validi rapporti interpersonali.
Il progetto ha avuto lo scopo di avvicinare questa scuola ad uno scenario globale di vita, uscendo dai propri confini culturali per motivare alla curiosità del sapere, alla difesa dei diritti umani, alla convivenza civile e responsabile, quindi alla legalità e ad un progetto di vita personale aperto agli altri, al diverso da sé; infatti si parte dal presupposto che l’uomo accoglie e rispetta solo ciò che comprende e comprende solo ciò che conosce.
Al termine, o quasi, i presenti hanno potuto godere, del rinfresco offerto dai genitori degli alunni e dal Comune di Chiaramonti.
Ringraziamo la Proff.ssa M. Sacchetti che ci ha fornito la copia del progetto, che in alcuni casi è stata riportata integralmente onde evitare errori di forma e di stesura, oltre che di rappresentazione.
La Proff.ssa M. Sacchetti mi ha pregato invece, di ringraziare quanti hanno collaborato per la riuscita della manifestazione: i genitori, il Comune ed in particolare Francesca T. Scanu, la Pro Loco, Andrea e la Sard Rock Cafè. Tutte figure fondamentali per la riuscita del prodotto finale.
Grazie a tutti piccoli e grandi, perchè sono certo, questa è la scuola che tutti vorremo avere, senza sprechi ma anche senza troppe restrizioni nello studio e nell’educazione, dedita unicamente al bene dei nostri figli.
Le miniature possono essere ingrandite cliccando con il mouse sopra di esse.
Scritto da Giovanni Cuccuru
Si affollano confusi i pensieri stamane, ricordi, rimembranze.
Timidi raggi di sole illuminano il mattino, un aria serena, fresca di rugiada mi invita ad uscire, i pensieri pian piano si dipanano e alla mente chiaro appare ancora una volta il sogno.
Ancora una volta inseguo il sole, i suoi raggi, il suo calore, su strade polverose, su strade bagnate di pioggia e avvolte dalla nebbia.
Cerco la luce, il riflesso, cerco il sereno, la magia dell’arcobaleno, i colori della vita.
Cerco la magia di un sogno lontano, antico, primordiale, che forse Dio ha messo nel mio cuore nella notte del disegno.
Inseguo il sogno, o forse ancora sogno avvolto da un non so che di magico.
Un suono, una voce, il suo sorriso, mi richiamano, mi destano, mi riportano alla realtà.
Non è un sogno, ma è lei, la vita, che travolgente scorre come un fiume in piena, ora placida, ora irruenta.
Mi porta con se, mi invita a seguirla, mi invita a seguire ancora una volta il suo sogno, la sua IDEA, il suo fluire, proprio come in un sogno.
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Poesia |
Scritto da carlo moretti
Pietro Canu era un celebre poeta e improvvisatore di Chiaramonti. Analfabeto, pastore di professione favoriva nelle sue poesie i temi allegorici. Venne ucciso nel dicembre del 1845 a soli 57 anni. Vi proponiamo questa sua poesia sperando di fare cosa gradita.
Bella musa amorosa
Bella musa amorosa
chi fis de puru amore su cuntentu,
cun boghe lastimosa
de unu coro ammustra su lamentu,
sias sa pius dolorosa
in narrer tantu dolu et patimentu:
s’amore et s’allegria
depone pro ti estire de agonia.
Como chi privu so
de visitare cudda chi hap’in coro
non pius allegru no
cherz’essere, ca mi mancat sa chi adoro;
piangher depo però
de continu unu perdidu tesoro
chi fit veru cuntentu
chi l’amo pro mi dare pius turmentu.
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Poesia |
Scritto da carlo moretti
Finisce in bellezza il campionato dei nostri beniamini, Torralba – Chiaramonti 1-2, i goal sono stati di Luca Lumbardu e, non ci crederete mai, di Giuseppe Solinas riuscito a rete dopo un’azione rocambolesca. In questo modo, nell’ultima partita di campionato “lo sfigato“, come lo abbiamo soprannominato, ha potuto assaporare la gioia del goal, e di un goal importante, perchè ha fatto la differenza sul risultato finale. Che dire? Noi la settimana scorsa dopo lo scampato bagno alla vasca dei giardini avevamo presagito in una svolta………….
Scritto da Maria Antonietta Solinas
“AL TEMPO DEI MAMMUT” è il titolo di una bellissima ed interessantissima mostra allestita presso il museo del territorio di SA CORONA ARRÙBIA che si trova nella provincia del Medio Campidano (vicino a Villanovaforru).
Questa mostra, visitabile fino al 10 Giugno 2009, arriva per la prima volta in Italia dopo essere stata presente nei più importanti musei internazionali e si incentra sugli esemplari di mammut rinvenuti in Siberia tra il 1988 e il 1991, unici esemplari al mondo completamente integri. La mostra racconta il mondo e la vita che si svolgeva durante i periodi geologici del Paleozoico, Mesozoico e Cenozoico.
Chi di noi almeno una volta nella vita non ha sentito parlare di era glaciale, mammut, dinosauri e altri animali oramai estinti? E chi di noi non è curioso di sapere che forme, che colori presentava l’ambiente nel quale vivevano? Certo le pellicole cinematografiche (ricordiamo tutti Jurassic Park o il cartone animato “L’era glaciale”) hanno cercato di ricostruire in modo più o meno fantastico questi animali e i loro ambienti, ma chi davvero volesse farsi un’idea di come realmente fosse la vita milioni di anni fa non deve assolutamente perdere l’occasione di visitare la mostra.
Il percorso inizia nel paleozoico (da 4.600 milioni a 245 milioni di anni fa) e subito sembra si essere stati catapultati indietro nel tempo, veniamo così avvolti da immagini e scenografie di grande effetto e ci immedesimiamo in quel grandioso mondo; è questa l’era in cui gli animali escono dall’ambiente marino (dove per tanto tempo avevano vissuto) e, grazie all’ossigeno prodotto dalle alghe l’atmosfera se ne arricchisce, quindi gli animali sviluppano oltre alle branchie, i polmoni, necessari a respirare sulla terra ferma.
Gli animali si evolvono quindi da anfibi a rettili ed al posto delle pinne sviluppano le zampe e quant’altro utile a sopravvivere. In questa sala sono esposti tanti reperti custoditi in teche trasparenti ed inoltre lo scheletro del rettile più antico della mostra. Il viaggio continua nell’era mesozoica (da 245 a 65 milioni di anni fa) quando la Pangea frantumandosi dà origine agli attuali continenti. Qui si entra nel vero e proprio mondo incantato dei dinosauri, gli animali più grandi mai apparsi sulla terra .Guardandosi attorno si assapora un’atmosfera magica e allo stesso tempo inquietante, ci si trova davanti ad autentici scheletri di dinosauri carnivori ed erbivori di dimensioni notevoli, come il gigantesco esemplare, alto ben 4,5 metri e lungo 6,5 metri, di TARBOSAURUS BAATAR, il cugino asiatico del famoso Thyrannoraurus rex (protagonista di Jurassic Park) che sembra quasi che cammini verso di te.
Il viaggio nel mondo antico ci porta quindi a visitare il vero cuore della mostra, l’era Cenozoica (circa 65 milioni di anni fa). Qui cambia tutta l’ambientazione, ci ritroviamo infatti circondati dai ghiacci e finalmente incontriamo i veri protagonisti della mostra: i Mammut. Ed ecco 8 splendidi esemplari di scheletri completamente integri di mammut di età diverse rinvenuti in Siberia; questa è l’unica località al mondo che ha restituito un gruppo di mammut seppellito simultaneamente a causa di un disastro naturale. I mammut risalgono a 14.000 anni fa e sono la testimonianza degli ultimi esemplari di Mammuthus primigenius; nella mostra è presente anche il famoso baby mammut Dima, rinvenuto sempre in siberia nel 1977 e conservatosi integro per 40.000 anni. Vivere circondati dal ghiaccio non doveva essere facile, i mammut si difendevano dalle rigide temperature grazie al folto e lungo pelo e le zanne servivano per difendersi dagli altri animali ed anche per rompere il ghiaccio. Il nostro viaggio sta lentamente giungendo alla fine, ma non prima di aver “visitato” anche gli esemplari di mammut sardi; inutile dire che questa è una specie nana, la loro altezza si aggirava intorno a 1,40 metri. Purtroppo non esistono esemplari integri ,tra i reperti presenti molto interessante è un molare di circa 140.000 anni rinvenuto a San Giovanni Sinis (Oristano).Ed eccoci qua, il nostro viaggio nelle ere geologiche è giunto al termine, siamo entrati quasi in punta di piedi in mondo tanto affascinante e tanto lontano dai giorni nostri, abbiamo conosciuto le specie estinte di piante e animali, abbiamo udito i suoni del loro ambiente e abbiamo condiviso con loro un percorso sicuramente interessante ed istruttivo.
Ora finalmente abbiamo le risposte alle domande che ci siamo posti per tanto tempo, ed anche noi ora siamo un po’ più esperti di mammut e dinosauri, ma finalmente li abbiamo visti nella realtà. Questo è un viaggio che dovrebbero fare tutti, grandi e piccoli, perché la voglia di imparare e conoscere le realtà di mondi lontani deve sempre alimentare il fuoco del nostro sapere, quindi auguro buon viaggio a tutti.
Scritto da carlo moretti
Il prossimo 5 giugno nel cortile del Centro Sociale di Chiaramonti alle ore 21:30, il Gruppo XXL e l’Assoc. Sard Rock Caffè organizzano, una serata dedicata alla musica d’autore con un giovane gruppo livornese, i CARNÈIGRA. L’ingresso sarà a libera offerta.
La serata Patrocinata dal Comune di Chiaramonti e dalla Provincia fruirà sarà gestita anche con la collaborazione della Pro Loco Chiaramonti.
Il gruppo Carnèigra si presenta per la prima volta nel 2000, come unione di giovani musicisti provenienti da diversi ambiti musicali (classica, jazz e rock). Tutti condividono la stessa passione per la musica popolare, questa scaturisce in un progetto di stile cantautoriale e ricerca, sull’influenza della musica popolare in tutto il mediterraneo. Il loro nome è nato dalla contrazione di due parole di una canzone di De André, carne e negra.
Successivamente i componenti del gruppo cambiano, rimane solo il cantante Emiliano Nigi ideatore del progetto e tastierista del gruppo. Nella nuova formazione confluiscono musicisti classici, jazz e provenienti dalla musica rock, Matteo Pastorelli per la chitarra, ex chitarrista degli Snaporaz e Simone Padovani alle percussioni, già batterista dell’Ottavo Padiglione.
Da qui la ricerca musicale lascia più spazio ad influenze propriamente rock cercando una miscela con la base cantautoriale/popolare motore principale della formazione.
I riferimenti musicali sono Capossela, Waits, Paolo Conte e De André, ma anche tutta la musica popolare dell’intero bacino mediterraneo, dal flamenco ai balcani passando per suoni arabeggianti, tutto amalgamato con estrema eleganza.
Grande attenzione e spazio viene riservato anche alla poesia, intesa come istantaneità della vita, una polaroid in lettere: infatti troviamo citazioni che passano da Ungaretti fino ad arrivare a Pablo Neruda. Il tutto viene circondato da una cornice di note , quanto mai precise e suonate con tecnica e bravura sopraffini, dai fiati, alla batteria, alle chitarre nessuno escluso.
Nel 2004 incidono il primo disco dal titolo “Tutti i pesci vennero a galla“, lavoro raggiunto dopo anni di gavetta e prodotto dalla Arroyo Records, Venus distribuzioni. Il disco si presenta subito affascinante, a partire dalla copertina, frutto di un’idea del pittore livornese Luca Bellandi, sviluppata dalla grafica di Michael Rotondi (voce, chitarra dei Monotorakiki).
Il lavoro orgogliosamente labronico (livornese), accompagna delicatamente per mano tra storie di gente semplice, racconta episodi storici tramandati oralmente, parla di immigrati, canzoni popolari riarrangiate e poesie livornesi messe in musica (Modigliani).
Nel 2008 autoproducono il loro secondo disco e consentono a tutti i internauti di poterlo scaricare gratuitamente: SANTINSALDO (cliccando sul titolo del CD è possibile accedere alla pagina per lo scarico).
Continua la collaborazione con il maestro Bellandi per quanto riguarda la grafica e anche con i musicisti chi suonano nel disco. Tradizione cantautoriale italiana e musica popolare mediterranea con qualche punta di rock danno un’impronta fondamentale al suono.
Mantenendo la stessa attenzione alle parole, ascoltando quest’ultima fatica, si percepisce musicalmente, un processo di elaborazione più complesso del primo, esplicitando in modo più deciso l’anima dei Carnèigra, riflessiva, ballerina e sempre più ironica.
Un disco con molta attenzione per i poeti e la poesia, non nella eccezione più alta e intellettuale del termine, ma nella loro capacità di cogliere e descrivere sapientemente l’attimo, insomma nell’eccezione più popolare. Ecco che Giorgio Caproni si ritrova accanto a Ungaretti “quando hai segreti, notte ha pietà” e a Pablo Neruda in versione roccheggiante “Explico algunas cosas“. Ma c’è anche la memoria, la strage del 12 agosto 1944 a S.Anna di Stazzema che non può essere dimenticata.
CARNÈIGRA sono:
Emiliano Nigi: voce, piano
Matteo Pastorelli: chitarra
Antonio Ghezzani: chitarra
Alessandro Ricucci; sax, clarinetto
Mirco Capecchi: contrabbasso, ukulele
Simone Padovani: batteria, percussioni
Tutti puntuali alle 21:30 di venerdì 5 giugno al Centro Sociale, vi aspettiamo!
Scritto da carlo moretti
Oramai possiamo concedere alla capolista una giornata di relax anche nel campo di gioco. Dopo una settimana di festeggiamenti, ieri la partita in casa per salutare i tifosi non è stata eccezionale e gli ospiti hanno approfittato di questo calo di attenzione per insaccare due goal uno al primo e uno al secondo tempo.
Va bene così, siamo contenti di aver chiuso il campionato con due giornate di anticipo, in questo modo, rilassati possiamo goderci il primato in classifica, che per via del vantaggio sulle inseguitrici non potrà mutare il risultato finale.
Il San Quirico potrà così fregiarsi di una vittoria in casa con i vincitori del campionato, i nostri ragazzi di una festa in piazza con tutti i sostenitori, ben meritata nelle altre partite disputate durante tutto lo splendido campionato.
Ultima partita del campionato 2008/2009 quella di ieri disputata al “Paris de Cunventu”, la prossima sarà a Torralba e chiuderà il campionato.
Il campionato 2009/2010 in seconda categoria, attende i nostri ragazzi per una dura prova, ma il bellissimo gruppo, il gran cuore che esprimono in campo, mi fa ben sperare in un altro grandioso campionato con umiltà, cuore, una palla a terra e una in rete per vincere!
Nella foto in prima pagina assistiamo ad una svolta rispetto ai miei presagi della scorsa settimana sullo “sfigato”, lui era il destinatario del bagno nella vasca ai giardini, ma un’altro è caduto dentro la vasca…..
Che sia un segno? Che dalla prossima partita la sfiga si sposti in rete?? Mah vedremo!
GRAZIE RAGAZZI!!! SALUTATE LA CAPOLISTA!!!
Cliccando qui è possibile visualizzare la foto-gallery di ieri. Buona visione.