Scritto da ztaramonte
Proprio così, cari lettori, con l’arrivo finalmente delle belle giornate, domani si compirà il solstizio d’estate 2008.
Così anche io, ho deciso di levare il capotto al sito e infilare una magliettina colorata per godere del periodo estivo. Non spaventavi quindi, siete sempre in ztaramonte.it ma vestito diversamente.
Auguro a tutti un magnifico periodo estivo, con tanto sole e riposo.
Carlo Moretti
p.s. aggiungo, essendomi accorto di qualche anomalia sulla visualizzazione delle pagine, di essere cortesi nel segnalarmi tutte le anomalie che potrete incontrare. Grazie.
Scritto da ztaramonte
Pochi altri luoghi come la nostra isola, possono vantare un antico patrimonio culturale di miti, fiabe e leggende. Le leggende al pari di miti e/o fiabe, sono un tipo di racconto molto antico, tramandato secondo la tradizione orale, miscelando la narrazione tra il reale e il meraviglioso.
Le leggende, non sono mai racconti di sola e pura fantasia, ma contengono sempre una parte di verità che i nostri avi, nel tentativo di scoprire e spiegare sempre la causa dei fatti, hanno “fiorito” con l’immaginazione .
Nell’antichità, gli uomini che non conoscevano ancora i metodi scientifici, cercavano di spiegarsi il fenomeno della luce del sole e il buio della notte in modo fantasioso, immaginando che qualcuno in cielo spostasse il “carro del sole”. Altri invece immaginavano che la luna e il sole fossero dei fratelli litigiosi e che non volessero mai incontrarsi.
Anche le paure degli uomini, hanno scritto alcune leggende, attribuendo a rumori notturni, ululati di un lupo o fruscii del vento, presenze extraterrene o esseri mostruosi, a volte anche intra-visti con la penombra delle timorie.
Prima di lasciarvi alla lettura della leggenda, così come il titolo promette, vorrei segnalarvi queste belle citazioni a proposito di leggende:
- «Niente è più bello che il vero; d’accordo, come chiunque io lo chiedo alla Storia. Soltanto e sottovoce, io mi dico: credo anche nella semplice leggenda»
(Hippolyte Violeau, scrittore)
- «La leggenda non è poi così lontana dalla verità; è la storia non ancora messa a punto»
(Abate Jacob Cristillin, scrittore e storico, in Leggende della valle del Lys)
Carlo Moretti
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Scritto da ztaramonte
1. “Dunque dottore, non e’ forse vero che quando una persona muore mentre dorme, non se ne rende conto fino al mattino?”
2. “Era presente quando le scattarono questa sua fotografia?”
3. “Il figlio piu’ giovane, quello di vent’anni, quanti anni ha?”
4. “Era da solo o era solamente lei?”(1) (1) ndt “Were you alone or by yourself?” quasi intraducibile in italiano.
5. “Fu lei o suo fratello a morire in guerra?”
6. “Vi ha ucciso?”
7. “Quanto erano distanti i veicoli al momento della collisione?”
8. “Lei era li’ finche non se ne e’ andato, giusto?”
9. “Quante volte si e’ suicidato?”
10. A: “Cosi’, la data di concepimento (del bambino) fu l’8 di Agosto?”
T: “Si’”
A: “E che cosa stava facendo in quel momento?”
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Scritto da ztaramonte
Nel quotidiano sardo stamane è comparso un titolo di conferma, scritto da Letizia Villa, a riguardo del piccolo musical annunciato nel nostro articolo precedente:
“Il mago di Oz” rivive a Chiaramonti con la scuola primaria.
L’articolo ha evidenziato il luogo della rappresentazione, la parrocchiale, come luogo di culto ma anche, grazie alla concessione del parroco Don Virgilio, come luogo capace di trasformarsi all’occorrenza in palcoscenico, per dar modo agli scolari di presentare il frutto del loro lavoro.
This text will be replaced
Devo dire che sono stati veramente tutti bravi, attori, comparse, protagonisti e non da meno i musicisti e il coro, che in gran numero hanno animato lo spettacolo con le musiche scritte dal M° Salvatore Moraccini. Gli sfondi proiettati hanno disegnato la scena, con fotografie del castello dei Doria, prati con papaveri e campi di grano maturo.
Quanto pubblicato nel nostro blog comunque, non è passato inosservato al mondo degli internauti, che hanno apprezzato di buon grado il lavoro dei bambini e la storia di un mago che negli anni ’80 è passato per le televisioni sotto forma di cartone animato.
Non è sfuggito neanche ad una nostra nuova amica, Monica Guido, nata a Novi Ligure, che vive a Basaluzzo in provincia di Alessandria e lavora come insegnante, ci ha scritto per proporci di conoscere il secondo libro del mondo di Oz da lei tradotto nella lingua italiana. Come lei stessa mi ha indicato, forse tutti non sanno che L. Frank Baum ha scritto 14 libri sul mondo di Oz e che la sua traduzione racconta proprio il seguito delle avventure dei nostri amici in questo mondo fantastico.
Chi fosse interessato all’acquisto del libro, può farlo cliccando a questo link:
http://www.lulu.com/content/2005526.
Il libro può anche essere acquistato ordinandolo presso qualunque libreria.
Chi invece volesse conoscere in modo più approfondito le opere della nostra amica Monica può visitare il suo blog a questo indirizzo :
http://monicaguido1978.blogspot.com/
Chiudo l’articolo ringraziando a nome del M° Moraccini quanti hanno contribuito al lieto esito della manifestazione, ed in particolare gli esercizi pubblici, “Il Bar paninoteca Zelig” e “Il Bar Pizzeria
Il Castello“, che hanno contribuito con la Pro Loco chiaramontese a offrire con bibite e pizzette parte del rinfresco.
Ringrazio tutti per l’attenzione e vi saluto.
Carlo Moretti
Scritto da ange de clermont
Un pensiero di “Anghelu ‘e sa Niera” per la “Sagra dell’agnello” rinviata :
Non si coghe’ s’anzone
Su tempus s’est boltadu cun malore
non si coghe’ s’anzone a Zaramonte
ca s’abba a cattigadu su lentore
e sas nieddas nues si ettan’a fronte
a sos disizos de sos mandicadores
ch’in domo issoro istan murmuttende
contra s’abba e contra sos pastores
ch’in sas pinnettas si ‘nde su riende.
Sos furisteros in famine abilastros
lestros pesados a mandicare a iscroccu
in domo isettan chi si frimme s’abba.
Sos coros tottu si faghen che-i sos crastos
e sos carveddos leados da un’ishoccu
faghe’ mover sa limba nende gabba.
Aghelu ‘e sa Niera
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Poesia |
Scritto da ztaramonte
Il tempo quest’anno sta facendo le bizze e non si sta dimostrando clemente neanche per la “Sagra dell’agnello”. Per questo motivo la Pro Loco dopo aver ultimato quasi tutti i preparativi, si trova costretta a rinviare la manifestazione a data da destinarsi.
Diamo questa notizia, con la promessa di comunicarvi il nuovo calendario appena disponibile.
Le previsioni meteo non sono state per niente confortanti in queste ultime ore. Il rischio di una bassa affluenza degli interessati alla sagra per via del maltempo e la discesa delle temperature oltrechè il rischio di perdere numerosi chili di carne d’agnello non consumati, ha spinto questa sera i componenti della Pro Loco a spostare l’evento a data da destinarsi.
Porgo le scuse a nome del presidente Sandro Unali, per i disagi che potrebbe arrecare a chi era già stato informato, per via della copiosa pubblicità effettuata, ma non si poteva correre il rischio già prima enunciato.
Carlo Moretti
Scritto da ztaramonte
Dai tempi più antichi, nelle nostre campagne, ma è così in tutta la Sardegna, nelle aziende agro pastorali, il mese di giugno viene dedicato prevalentemente alla tosatura delle pecore. Questa attività, importante e indispensabile per la produzione, è anche un momento molto importante dal punto di vista sociale.
Una vera festa per gli appartenenti alla società rurale, che usano organizzare il calendario della tosatura nei vari ovili, in modo da scambiarsi vicendevolmente la cortesia.
Chi partecipa per la prima volta, scopre nuove emozioni, nuove esperienze e la capacità di riunire diverse persone accomunate dalla stessa attività, che come abbiamo detto sfocia, dopo il duro lavoro scandito dai ritmi lenti e semplici, in una vera e propria riunione conviviale gradita e usuale.
Negli ultimi anni le regole di mercato, l’industrializzazione e i ritmi frenetici della vita odierna, ha modificato anche la manodopera di una manifestazione importante come questa, sostituendo le vecchie e oramai superate forbici di tosatura costruite da maestri artigiani e affilatissime, con veloci lame elettriche che consentono, a patto che il numero dei partecipanti presenti sia in ogni caso sufficiente, di concludere in giornata o meglio in mattinata, la tosatura di greggi piuttosto numerose.
A volte, in presenza di greggi molto numerose, i pastori che un tempo si affidavano alla tosatura tradizionale, con “su ferru”, erano costretti a dividere in due o più giorni l’evento.
Nelle giornate di giugno gli ovili sono popolati a turno da uomini sudati, accaldati ma appagati, quando a fine mattinata si rendono conto che hanno fatto qualcosa d’indispensabile per la loro piccola comunità pastorizia.
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