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Biografia del gruppo “Diaframma”

Scritto da carlo moretti

Gli esordi

Alla fine degli anni ’70, Federico Fiumani, fortemente influenzato dal punk d’oltremanica, forma con i compagni di liceo Gianni Cicchi, batterista, e Salvatore Susini, bassista, i C.F.S. che si dibattono tra cover di gruppi punk e sporadiche produzioni proprie. I C.F.S., il cui nome scaturisce dalle iniziali dei cognomi dei tre, si esibiscono tra feste scolastiche e piccoli locali. Fiumani nasce così come chitarrista e cantante.

Gli Albori

Nel 1980, dopo la sostituzione di Salvatore Susini con Leandro Cicchi, fratello di Gianni, già batterista, il gruppo cambia nome in Diaframma, ispirandosi al componente della macchina fotografica, e allacciando uno stretto rapporto con l’arte audiovisiva e con una certa letteratura simbolista.

Le sonorità e i testi si affrancano dal punk, abbracciando tematiche più vicine a gruppi come Cure e Joy Division. Nel 1981 conoscono Nicola Vannini e gli propongono di entrare nel gruppo come frontman e cantante: la voce, la gestualità e la collaborazione compositiva di Nicola, permetteranno al gruppo di entrare a pieno titolo nel circuito underground nazionale. Nel 1981 verrà pubblicato il 45 giorni d’esordio Pioggia/Illusione Ottica che riceverà ottima accoglienza da critica e pubblico, così come il mini LP Altrove (Contempo Records , 1983) che avvicinerà il gruppo ancora di più a sonorità gotiche.

Alcuni screzi con il gruppo dovuti sostanzialmente all’esagerata emulazione di Ian Curtis da parte di Nicola Vannini, ma anche alla sua incertezza vocale e alla volontà di quest’ultimo di cantare anche in inglese, porteranno i Diaframma alla ricerca di un nuovo cantante.

Nel dicembre del 1983 il gruppo estromette, poco prima delle registrazioni dell’LP d’esordio Siberia, Nicola Vannini, per inserire come nuovo cantante Miro Sassolini. La voce molto lirica di Sassolini comporterà agli inizi un po’ di disorientamento tra il pubblico e la stessa critica. Poi, con il tempo, diventerà l’icona riconosciuta e apprezzata (imitata) da tutti i seguaci del “rock italiano cantato in italiano” famoso motto coniato da Alberto Pirelli.

Nel 1984, i Diaframma vengono scritturati dalla neonata IRA records, che include due loro brani (“Siberia” e “Delorenzo”) nella compilation manifesto dell’etichetta: Catalogue Issue, nella quale compaiono anche pezzi di Litfiba, Moda e Underground Life. Subito dopo esce l’LP Siberia, caratterizzato da una profonda impronta post punk e da testi molto legati alle tematiche simboliste care alla new wave dell’epoca.

Nel 1985 esce l’EP Amsterdam dove l’omonima canzone tratta da Siberia, viene rivista e incisa in una nuova versione con i compagni di scuderia Litfiba, cantata da Piero Pelù e Miro Sassolini

assieme: nel lato B trovano posto “Elena” e “Ultimo Boulevard” incisi dai soli Diaframma con Antonio Aiazzi alle tastiere.

Poco dopo la pubblicazione dell’EP, escono dal gruppo i fratelli Cicchi, rimpiazzati al basso da Leandro Braccini e alla batteria da Alessandro Raimondi; con questa formazione il gruppo finisce la tournee di Siberia ed entra in studio nell’aprile del 1986 per registrare il 45″ “Io ho in mente te”, cover in chiave new wave del brano dell’ Equipe 84.

Nell’ottobre dello stesso anno esce il loro secondo lavoro, 3 Volte Lacrime, molto più eclettico e maturo per testi e arrangiamenti, presenta una perfetto intreccio tra la musica e la potente voce di Miro Sassolini. Con questo lavoro il gruppo inizia il processo di allontamenento dalla new wave, nonostante questa rimanga il genere di riferimento.

Per il disco successivo l’IRA ingaggia alla produzione Mauro Sabbione, ex tastierista dei Matia Bazar, che arrangia i brani nuovi in chiave totalmente elettronica con forte disappunto di Federico Fiumani che deciderà di boicottare il lavoro fino allo scioglimento del contratto con l’IRA.

Boxe esce infatti nel 1988, completamente autoprodotto, edito dalla Diaframma Records e sarà il primo disco del gruppo di matrice punk; purtroppo non riscontrerà il successo di pubblico e critica sperati, e nel dicembre del 1988, dopo un energico concerto a Torino, Federico Fiumani e Miro Sassolini decretano lo scioglimento del gruppo.

L’anno successivo Fiumani ingaggia però due nuovi elementi, Massimo Bandinelli al basso e Fabio Provazza alla batteria, e prendendosi in prima persona l’onere di cantare nel 1989 licenzia l’EP Gennaio, 4 brani urlati ed in chiave punk che disorientano il pubblico abituale del gruppo e parallelamente rendono i Diaframma appetiti ad alcune major.

La Ricordi in particolare mette sotto contratto i nuovi Diaframma che, con Fiumani tornato all’apice della creatività, pubblicano nel 1990 In perfetta solitudine, prodotto da Vince Tempera, un altro disco emblema del gruppo fiorentino. Purtroppo le divergenze con il management, specialmente sulla promozione riservata al disco (pochi concerti e tante apparizioni spot), portano Fiumani a mettere fine al contratto. Nel 1991 il gruppo pubblica Da Siberia al prossimo week end, compendio di vecchi brani riarrangiati in chiave rock e cantati da Ferderico Fiumani, con la presenza di due inediti.

Il 1992 sancisce il ritorno dei Diaframma nel circuito indipendente con l’ottimo Anni luce, disco scarno e ruvido, ricco di ottimi brani che prosegue lo stile “cantautoriale punk” iniziato tre anni prima con l’ep Gennaio.

Due anni più tardi con Il ritorno dei desideri, prodotto da Gianni Maroccolo, il gruppo torna alla Contempo Records, e si avvale della collaborazione di Mara Redeghieri, Pino Gulli e numerosi altri artisti del Consorzio Produttori Indipendenti.

Nello stesso anno esce il primo lavoro solista di Federico Fiumani, Confidenziale, la registrazione di un concerto dal vivo con solo chitarra e voce.

Le atmosfere profondamente rock de Il ritorno dei desideri vengono confermate anche nei successivi Non è tardi (1995) e Sesso e Violenza (1996), così come lo stato di grazia della vena compositiva di Fiumani, sempre più solido leader del gruppo.

Bisognerà attendere due anni per Scenari immaginari (1998), disco giudicato dai più sottotono, così come il seguente Coraggio da vendere del 1999.

Dopo l’uscita di un bootleg, Live al Rototom, e di una raccolta di inediti, Canzoni perdute, nel 2001 con Il futuro sorride a quelli come noi, Fiumani ritrova l’ispirazione dei tempi migliori, per un lavoro che riprende alcune atmosfere e sonorità del periodo new wave di metà anni ’80. Al disco

segue una strepitosa tournèè, ricca di brani dell’epoca, e una reunion estemporanea con Miro Sassolini, che porterà all’uscita della raccolta Sassolini sul fondo del fiume ed ad un estemporaneo concerto al Tenax di Firenze con la formazione di 3 volte lacrime.

Del 2002 l’appena meno ispirato I giorni dell’ira, seguito due anni dopo da Volume 13.

A questo punto anche nelle nuove leve, grazie alla diffusione di internet, inizia una riscoperta di culto del gruppo fiorentino che porterà nel 2005 alla pubblicazione di Passato presente, album contenente versioni inedite e remix di classici del passato interpretati tra gli altri da Subsonica, Madaski e Cristina Donà; e nel 2008 all’ album tributo Il dono – Artisti vari interpretano i Diaframma contenente cover di artisti come Le luci della centrale elettrica, Dente, Marlene Kuntz, Tre allegri ragazzi morti, Cristina Donà, Zen Circus, ecc.

Tra i due lavori di riscoperta il leader dei Diaframma trova spazio per il suo secondo disco da solista, Donne mie (2006)

Nel frattempo, a confermare l’indole rock di Fiumani, arrivano l’irriverente e pungente Camminando sul lato selvaggio (2007), l’ottimo Difficile da trovare (2009) e il primo vero live 09.04.2011 che sancisce la grandezza del gruppo con un seguito di pubblico forse mai riscontrato prima.

Discografia – Album studio

Curiosità

La canzone “Libra” è citata nel famoso romanzo di Enrico Brizzi Jack Frusciante è uscito dal gruppo (pag 54) nella sua versione live contenuta nella raccolta Live and Unreleased con riferimenti alla voce di Federico Fiumani.

Il disco “Il Dono” è un tributo che vari artisti indipendenti italiani hanno fatto ai Diaframma. Tra questi: Marlene Kuntz, Tre Allegri Ragazzi Morti, Le luci della centrale elettrica, The Niro, Il Genio e molti altri. Il tributo è stato negato ai Baustelle da parte della loro casa discografica Warner nonostante avessero già inciso il loro pezzo (Il disco dei Replacements).

Un documentario dal titolo Federico Fiumani di queste distanze è stato girato dal regista Flavio Sciolè nel 2006

I Diaframma sono l’unico gruppo musicale ad avere un vero e proprio gruppo Ultras (Diaframma Ultras) al seguito in ogni concerto

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