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La squadra dell’S.C.Chiaramonti batte il Mores per 3 reti a 0

Scritto da carlo moretti

Abbiamo latitato per ben 6 giornate di seguito, ma non ci siamo mai scordati dell’impegno dei nostri ragazzi. Eravamo rimasti al pareggio d’anglona con l’Erula, la settimana successiva a Torralba l’incontro non si è disputato per impraticabilità del campo e con il Bono abbiamo rimediato un’altro pareggio. A Thiesi siamo passati con una rete così come con il Cargeghe a Chiaramonti mentre a Nule nonostante l’impegno dei nostri leoni i padroni di casa hanno avuto la meglio con due goal.

Così arriviamo a ieri pomeriggio sul campo del “Paris de cunventu” con una bella vittoria, anche se umida, con il Mores.

Il prossimo incontro vedrà la squadra impegnata con la capolista Florinas, in bocca al lupo ragazzi, non dimenticate che abbiamo giocato una partita in meno.

In ogni caso FORZA RAGAZZI!!! FORZA CHIARAMONTI!!!

Per chi volesse godere di ulteriori commenti e cronaca dell’incontro, può farlo accedendo al sito ufficiale della squadra:

www.scchiaramonti.it

Ecco i risultati delle altre partite, il prossimo turno e la classifica del girone:

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La festa di Natale di Carlo Collodi

Scritto da carlo moretti

La storia che vi racconto oggi, non è una di quelle novelle, come se ne raccontano tante, ma è una storia vera, vera, vera.

Dovete dunque sapere che la Contessa Maria (una brava donna che io ho conosciuta benissimo, come conosco voi) era rimasta vedova con tre figli: due maschi e una bambina.

Il maggiore, di nome Luigino, poteva avere fra gli otto e i nove anni: Alberto, il secondo, ne finiva sette, e l’Ada, la minore di tutti, era entrata appena ne’ sei anni, sebbene a occhio ne dimostrasse di più, a causa della sua personcina alta, sottile e veramente aggraziata.

La contessa passava molti mesi all’anno in una sua villa: e non lo faceva già per divertimento, ma per amore de’ suoi figlioletti, che erano gracilissimi e di una salute molto delicata.

Finita l’ora della lezione, il più gran divertimento di Luigino era quello di cavalcare un magnifico cavallo sauro; un animale pieno di vita e di sentimento, che sarebbe stato capace di fare cento chilometri in un giorno se non avesse avuto fin dalla nascita un piccolo difetto: il difetto, cioè, di essere un cavallo di legno!

Ma Luigino gli voleva lo stesso bene, come se fosse stato un cavallo vero. Basta dire, che non passava sera che non lo strigliasse con una bella spazzola da panni: e dopo averlo strigliato, invece di fieno o di gramigna, gli metteva davanti una manciata di lupini salati. E se per caso il cavallo si ostinava a non voler mangiare, allora Luigino gli diceva accarezzandolo:

«Vedo bene che questa sera non hai fame. Pazienza: i lupini li mangerò io. Addio a domani, e dormi bene».

E perché il cavallo dormisse davvero, lo metteva a giacere sopra una materassina ripiena d’ovatta: e se la stagione era molto rigida e fredda, non si dimenticava mai di coprirlo con un piccolo pastrano, tutto foderato di lana e fatto cucire apposta dal tappezziere di casa.

Alberto, il fratello minore, aveva un’altra passione. La sua passione era tutta per un bellissimo Pulcinella, che, tirando certi fili, moveva con molta sveltezza gli occhi, la bocca, le braccia e le gambe, tale e quale come potrebbe fare un uomo vero: e per essere un uomo vero, non gli mancava che una sola cosa: il parlare.

Figuratevi la bizza di Alberto! Quel buon figliuolo non sapeva rendersi una ragione del perché il suo Pulcinella, ubbidientissimo a fare ogni sorta di movimenti, avesse preso la cocciutaggine di non voler discorrere a modo e verso, come discorrono tutte le persone per bene, che hanno la bocca e la lingua.

E fra lui e Pulcinella accadevano spesso dei dialoghi e dei battibecchi un tantino risentiti, sul genere di questi:

«Buon giorno, Pulcinella», gli diceva Alberto, andando ogni mattina a tirarlo fuori dal piccolo armadio dove stava riposto. «Buon giorno, Pulcinella.»

E Pulcinella non rispondeva.

«Buon giorno, Pulcinella», ripeteva Alberto.

E Pulcinella, zitto! come se non dicessero a lui.

«Su, via, finiscila di fare il sordo e rispondi: buon giorno, Pulcinella.»

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Il castello di Chiaramonti: la Topografia – di Gianluigi Marras

Scritto da Gianluigi Marras

(E’ possibile cliccare sulle immagini per vederle a dimensione originale e sulle notazioni per accedere subito alle note)

Analisi topografica

L’area da me analizzata mediante ricognizione archeologica è nota nella cartografia catastale come San Matteo[1], ma viene chiamato popolarmente Monte e’cheja, ovvero “monte della chiesa”. La toponomastica riporta dunque memoria dell’antica parrocchiale di San Matteo, traslata poi nell’attuale sede nel 1888[2], e non serba traccia dell’antico castrum.

Effettivamente la prima ubicazione del castello nel sito è quella dell’Angius, seguito poi dal La Marmora e quindi dagli altri studiosi di storia sarda, nella prima metà dell’800. Ancora il Mamely de Olmedilla, nella sua Relazione del 1769[3] (scritta l’anno prima), descrive la parrocchiale[4], “…grande e non brutta né in cattivo stato…[5]; ci dice inoltreche la pianura dove è situata in passato doveva essere popolata, “…secondo quanto indicano le fondamenta di abitazioni[6]” senza però far menzione di eventuali torri o apprestamenti militari.

L’Angius[7] è invece il primo che identifica il sito della chiesa parrocchiale con l’ubicazione dell’antico castello. Al momento in cui scrive “…sta ancora tutta intera una torre, perché fattasi servire a campanile; sono di un’altra visibili alcune parti, ed è qualche vestigio delle mura, tra le quali la cisterna scavata nella roccia…”[8]. Il generale Della Marmora, che visitò il paese nel 1834[9],  riteneva invece che della costruzione militare non restasse traccia e che sul suo perimetro fosse sorta la chiesa[10].

Descrizione geografica

La collina di Monte e’cheja è una delle tre alture su cui insiste il centro urbano di Chiaramonti, più precisamente quella posta a nord-est, di fronte alla collina denominata Cunventu a nord-ovest e a quella di Codina Rasa, sud-est. Tutto il massiccio è posto a strapiombo verso la fertile vallata interna dell’Anglona ad est (dove sorgono gli attuali centri di Martis, Laerru e Perfugas) e la vallata del Rio Iscanneddu a nord e nord-ovest (nella zona è vitale attualmente solo il villaggio di Nulvi, ma nel Medioevo vi si contavano molti insediamenti civili e monastici), mentre degrada più dolcemente verso sud. Storicamente il centro di Chiaramonti rimase isolato dalle vie di comunicazione fino agli anni settanta dell’ottocento, quando venne costruita la strada statale da Ozieri e Castelsardo[11], che ancora lo attraversa.

L’area sottoposta all’analisi è costituita dal tavolato calcareo in cima a Monte e’cheja, posta alla quota di 467 m s.l.m.. I versanti si presentano piuttosto ripidi in tutte le direzioni: solo a sud-ovest c’è la possibilità di un’ascesa, mentre ad ovest, sud, nord e nord-est si nota la presenza di pareti rocciose verticali di varia estensione. Specialmente il versante ovest è costituito da un fronte roccioso alto circa 10 m, di quasi impossibile percorrenza, soprattutto nei mesi invernali.

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A Chiaramonti Gavino Loche venerdì, presenterà il suo nuovo CD “Where was I?”.

Scritto da carlo moretti

Tempo fa in un mio articolo, promulgavo la presentazione del nuovo disco di Gavino Loche presso il Birland Jazz Club, ma non ero a conoscenza di quello che la bella serata trascorsa con gli amici in quel bellissimo locale mi avrebbe regalato.

Oggi posso dire con certezza, ma non vi aspettate una critica musicale piuttosto un parere da musicofilo, che il disco trasmette delle emozioni uniche, dotato quasi esagerando di vita propria, in grado di abbracciare e stringere chi lo ascolta.

Il pensiero più ricorrente quando lo ascolto, è quello dell’infanzia trascorsa e a tratti della consapevolezza che purtroppo, siamo costretti a diventare e rammentare la nostra esistenza di persone adulte. Questo non deve però far pensare ad un qualcosa di melanconico o troppo triste, ma piuttosto alla speranza, le idee e nuovi progetti che Gavino Loche vuole trasmettere con la sua musica, unica, inedita e frizzante.

D’altronde le sue composizioni che si ascoltino in un pomeriggio di sole, pioggia o vento, trasmettono sempre le stesse sensazioni, in quanto il calore dell’estate o il freddo dell’inverno non mutano lo spirito del musicista.

Venerdì 10 dicembre alle 20:30, nella serata organizzata dal Gruppo XXL e dall’Associazione Musicale Sard Rock Cafè, mi aspetto che tanti, musicofili e amanti della buona musica, siano con me nella Sala Consiliare presso il Centro Sociale a Chiaramonti per applaudire un artista/musicista, che in questi anni durante la vice direzione e la docenza nella scuola Civica di Musica, ha invogliato e risvegliato l’animo musicale di tante persone.

In questo articolo non scriverò per l’ennesima volta la sua biografia, ma vi invito a visitare il suo sito, dove è possibile ascoltare anche alcuni brevi spezzoni dei suoi inediti e visionare alcuni filmati dove Gavino è all’opera.

Per visitare lo spazio web di Gavino Loche cliccate qui.

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Chiaramontesi avanzano negli studi accademici e nelle carriere di Angelino Tedde

Scritto da angelino tedde

Lidia Schintu, dopo aver conseguito due anni fa la Laurea breve triennale in Archeologia fenicio-punica, ha conseguito oggi, dopo due anni di studio intenso, la Laurea Magistrale, discutendo brillantemente davanti alla commissione di laurea della Facoltà di Lettere e Filosofia  dell’Università degli Studi di Sassari, presieduta dal prof. Bartoloni,  la tesi su “La ceramica fenicio-punica in Sardegna”.

La commissione, visto il curriculum di studio e la novità della sua ricerca,  le ha conferito 110 e lode su 110 dichiarando il suo lavoro degno di pubblicazione.

Il nostro paese, sempre ricco di graduati e al terzo posto, fra tutti i paesi dell’Anglona  per numero di graduati dal 1767 al 1873, pur non avendo una collegiata come Nulvi e Castelsardo, oggi può vantarsi di aver acquisito anche un archeologo esperto in Archeologia Fenicio-Punica, che segue a ruota l’archeologo Gianluigi Marras, esperto in Archeologia Medioevale.

Ci auguriamo di avere l’opportunità, in altro momento, di intrattenerci sul prezioso lavoro di Lidia Schintu.

Ora, a parte Mario Unali, cultore enciclopedico di storia e antichità varie, ci manca  un archeologo sia del periodo delle domus de janas sia dell’epoca nuragica e se vogliamo essere al completo delle antichità romane.

A detta del Taramelli, il nostro territorio è una miniera in proposito.

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Apertura iscrizioni Scuola Civica di Musica “Sonos”

Scritto da carlo moretti

COMUNE DI CHIARAMONTI

Provincia di Sassari

Via F.lli Cervi n. 1 C.A.P.07030
-Tel 079/569595-569630 Fax 079/569631
E.mail ssociali@tiscalinet.it

Assessorato ai Servizi Sociali

Avviso apertura iscrizioni

SCUOLA CIVICA DI MUSICA “SONOS”

Il Sindaco rende noto che anche per l’anno scolastico 2010/2011 saranno attivati i corsi della Scuola Civica di Musica “Sonos”.

Nel particolare saranno attivate le seguenti classi di insegnamento:

Arpa , Basso Moderno , Batteria , Canto , Canto Moderno , Canto Corale , Chitarra , Chitarra Moderna , Musica Tradizionale della Sardegna , Musica di Insieme tradizionale della Sardegna , Pianoforte , Piano Moderno , Propedeutica , Sax , Teoria e Solfeggio , Tastiere , Violino.

Al fine di poter istituire ogni singola classe di insegnamento è necessario che vi sia un numero minimo di 3 allievi interessato alla frequenza della medesima disciplina.

La quota di iscrizione ad ogni singola classe di insegnamento è fissata in € 100,00 per alunno , tale somma dovrà essere versata al momento d’iscrizione sul :

CPP Postale N°11065075 – intestato a: Comune di Chiaramonti – Servizio Tesoreria
Causale – Iscrizione Scuola Civica di Musica Sonos A.S. 2010/2011, con la precisa indicazione della classe di insegnamento che si intende frequentare ;

Le lezioni avranno inizio il giorno 3 dicembre 2010 alle ore 18:00 presso i locali del Centro Sociale di via Brigata Sassari;

I Moduli di iscrizione potranno essere ritirati presso la bacheca situata all’esterno dell’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Chiaramonti, e dovranno essere riconsegnati entro il 30 NOVEMBRE 2010 all’Ufficio Servizi Sociali dello stesso comune, completi della ricevuta di versamento relativa all’iscrizione, che altrimenti non potrà essere presa in considerazione.

IL SINDACO

Giancarlo Cossu

I moduli del Bando e la relativa domanda per la partecipazione possono essere scaricati dalla seguente pagina : http://www.comune.chiaramonti.ss.it/?modulo=contenuti&id=78

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Il derby dell’Anglona, Erula vs Chiaramonti, termina con un pareggio.

Scritto da carlo moretti

Finisce in parità con una rete per parte, il derby delle nostre squadre casalinghe anglonesi, giocata in anticipo sabato pomeriggio, anche se a detta di qualcuno, i nostri forse avrebbero dovuto osare di più.

Va bene comunque perchè ci permette di rimanere in testa alla classifica al pari con il Florinas.

Come i nostri tifosi sanno e non lo nascondo, anche stavolta non ho avuto modo di vedere l’incontro, per cui chiedo commenti che possano integrare l’articolo.

Il prossimo incontro con il Torralba.

In ogni caso FORZA RAGAZZI!!! FORZA CHIARAMONTI!!!

Ecco i risultati delle altre partite, il prossimo turno e la classifica del girone:

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